“L’idea che la politica si faccia solo attraverso slogan, offese, attacchi personali, bugie e falsità deve finire – così Ettore Neri che annuncia di aver dato mandato ai suoi legali per tutelarsi rispetto alle dichiarazioni di Giacomo Vannucci riportate sulla stampa il 23 maggio scorso - ho volutamente atteso la fine della campagna elettorale per evitare qualsiasi strumentalizzazione e per far capire che non si tratta di una questione solo politica ama anche morale. Ognuno di noi deve prendersi la responsabilità delle proprie parole che escano sul giornale, vengano urlate o scritte sui social. Sulla pagina di cronaca locale a margine di un incontro sul tema della sanità, promosso dalla sezione locale del PD a sostegno della mia candidatura, Vannucci attacca, citando letteralmente “il Carrozzone della Società della Salute, usato come bancomat alla faccia dei cittadini in coda per una visita” per poi proseguire con “Seravezza di cui Neri è stato sindaco oltre al suo ex incarico di presidente della Società della Salute, deve 143 mila euro”. La natura diffamatoria emerge inequivocabilmente dall’unione di queste due affermazioni. Le parole suscitano nel lettore il legittimo sospetto che io mi sia servito per il mio interesse della carica di presidente della Società della Salute, ricoperta tra le altre cose senza alcun compenso, per lucrare alle spalle dei cittadini. Questo non posso accettarlo e soprattutto non posso accettare che si permetta il continuo avvilimento della politica attraverso la pratica della diffamazione e dell’offesa, per questo abbiamo deciso di chiamare Vannucci a rendere conto delle sue gravissime affermazioni”.
Fonte: Ufficio stampa
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