“A una prima verifica dei database non ci risulta affatto che la nostra petizione sia mai stata firmata coi dati del Presidente Bagnoli, della cui mail non c’è traccia, ma siamo ovviamente a disposizione per qualsiasi ulteriore controllo anche della Polizia Postale: la petizione è perfettamente regolare. Al netto di una manciata di buontemponi che possono aver firmato con dati scorretti, spero davvero che il Sindaco Barnini non stia tentando di deviare l’attenzione dal merito della petizione, con cui circa 1500 reali cittadini le chiedono di ripristinare la dicitura ‘mamma’ e ‘papà’ sui moduli scolastici eliminando l’assurda e ideologica dizione di ‘Genitore A e B’. Questa dicitura viene pretesa dalle coppie che sfruttano all’estero la barbara pratica dell’utero in affitto o il mercato dei gameti maschili, rubando ai bambini la mamma o il papà”. È quanto afferma in una nota Jacopo Coghe, presidente dell’associazione Generazione Famiglia, tra i promotori del Family Day. L’associazione risponde così alla ‘denuncia’ del Comune di Empoli, che nelle scorse settimane si è visto recapitare sugli indirizzi istituzionali oltre mille mail con lo stesso oggetto partite dalla piattaforma web di coinvolgimento civico CitizenGO.
“Speriamo che il Sindaco voglia rispondere nel merito venerdì in Aula alla mozione che sarà presentata sul caso dal Consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Poggianti, che ha tutto il nostro sostegno e che presenterà materialmente tutti i nominativi dei firmatari. Siamo comunque pronti a portare questa battaglia di civiltà per i diritti dei bambini dalle carte alle piazze: pensiamo di organizzare proprio a Empoli alla riapertura delle scuole una manifestazione regionale sul caso”.
Fonte: Generazione Famiglia
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