I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, hanno dato esecuzione, in data odierna, a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del loca le Tribunale, Dott. Marco Sacquegna, nei confronti di una cittadina italiana, rappresentante legale pro tempore di una società cooperativa attiva nel settore della logistica portuale, nel frattempo posta in liquidazione coatta.
A seguito dei controlli automatizzati sulle dichiarazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato, infatti, che la cooperativa aveva omesso di versare le ritenute operate sugli emolumenti erogati ai lavoratori nell’anno 2012 per l’ammontare complessivo di oltre 620.000,00 euro. Tale circostanza ha determinato la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, in relazione all’ipotesi delittuosa di omesso versamento di ritenute di cui all’art. 10 bis del D.Lgs. 74/2000 che prevede una soglia di punibilità, abbondantemente superata nel caso concreto, pari a € 150.000,00. Conseguentemente, sussistendone i presupposti, il sostituto Procuratore della Repubblica titolare del fascicolo, Dott. Massimo Mannucci , ha richiesto al G.I.P. l’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente , nei confronti della società e della rappresentante legale pro tempore, fino alla concorrenza del valore delle ritenute omesse, maggiorate delle relative sanzioni e interessi, per un totale per a oltre € 736.000,00.
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanzia ria di Livorno, delegati per l’esecuzione del provvedimento ablatorio, hanno, quindi, avviato le procedure tese alla ricognizione dei saldi attivi sui conti correnti accesi e operato il sequestro delle unità immobiliari direttamente riconducibili alla persona indagata. T rattasi, in particolare, di un’abitazione residenziale e di un garage ubicati nel capoluogo labronico, nel quartiere di Scopaia, aventi un valore di circa € 400.000,00. È sempre più incisiva l’attività svolta dai militar i delle Fiamme Gialle di Livorno, secondo le indicazioni del Procuratore Capo della Repubblica, tese a reprimere, in maniera incisiva e trasversale, i contesti criminali di maggiore gravi tà, attraverso la sistematica ablazione dei patrimoni illecitamente accumulati con i profitti dei reati economico-finanziari.
Fonte: Sala Stampa Gdf
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