Discarica di amianto del 'Tiro a segno' di Navacchio, interrogazione del PSI


Riceviamo e pubblichiamo l'interrogazione del gruppo consiliare progetto cascina PSI sulla discarica di amianto del 'Tiro a segno' di Navacchio.

Il testo:

interrogazione ai sensi dell'art. 48 - Reg. del C.C. - stato d'attuazione dell'ampliamento della discarica del “Tiro a Segno”

Per reperire le risorse necessarie alla messa in sicurezza della discarica del “Tiro a Segno” interessata da alcuni cedimenti del terreno che potevano provocare anche il possibile inquinamento della falda superficiale, nel giugno 2007 la Provincia di Pisa, il Comune di Cascina, l’ATO 3 e Ecofor Service, siglavano un protocollo d’intesa per la riapertura della discarica che prevedeva, un necessario un piano di recupero paesaggistico e ambientale dell’area.

Nel corso del 2010, la Provincia di Pisa autorizzava il conferimento di rifiuti inerti a basso contenuto organico per 170.000 mc da concludere entro due anni ma, successivamente, consentì oltre ad una proroga dei tempi di chiusura, anche lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto.

A fine giugno 2016, la Regione Toscana, dopo aver ripreso le competenze in materia ambientale conseguenti al riordino delle Provincie, confermava un aumento del conferimento dei rifiuti, che passava da 170.000 mc a 210.000 mc, e prorogava la vita del sito di ulteriori sei mesi ribadendo l’obbligo di mantenere morfologia e i profili del progetto risalente al 2010 per evitare, evidentemente, la necessaria variante alla scheda di cui al vigente strumento urbanistico.

A soli cinque mesi dalla proroga accordata, il 2 dicembre 2016 Ecofor Service avanzò alla Regione Toscana e al Comune di Cascina un ulteriore progetto che prevedeva la sopraelevazione del colmo della discarica da 17,50 a 21,00 m e aumentava di nuovo le volumetrie della discarica portandole dai 170.000 mc iniziali, ai 210.000 successivi, fino ai 254.000 oggetto della richiesta ultima.

Il Comune di Cascina, in data 12 gennaio 2017, esprimeva la propria posizione favorevole in quanto riteneva ”gli impatti ambientali del progetto poco significativi e le misure di mitigazione proposte condivisibili” come riportato nel DECRETO della R.T. n. 1940 del 23 febbraio 2017.

L'allora assessore all'ambiente, a seguito di una mia precedente interrogazione, rispondeva:

“questa giunta non ha autorizzato alcun ampliamento avendo solo formulato l'ufficio un contributo tecnico. Ad oggi non è stato concesso assolutamente niente, ripeto non è stato concesso assolutamente niente ancora devono essere concordati i dettagli del progetto e dichiarare che la giunta ha autorizzato è una bugia e non è stato autorizzato alcunchè”. Riguardo al procedimento dichiarava inoltre: ”si sono trattati aspetti meramente tecnici in cui non vi era alcun indirizzo politico” e, a seguito di una specifica domanda relativa al mancato coinvolgimento della cittadinanza, rispondeva, altresì: “verranno senz'altro promosse forme di pubblicizzazione e incontri sul territorio dall'amministrazione”.

il sottoscritto consigliere comunale

interroga il Sindaco e la Giunta comunale

per conoscere:

  • se corrisponde a verità che è attualmente in fase di elaborazione un atto convenzionale con cui saranno regolati i rapporti futuri tra le parti;
  • le motivazioni per cui, contrariamente a quanto dichiarato nel corso del C.C. del 6 aprile 2017, anche tale ultimo ampliamento sembra definitivamente accordato e, in caso contrario, perchè non sono stati rispettati i tempi per avviare un eventuale ricorso giurisdizionale al TAR;
  • le motivazioni per cui non è stato coinvolto il consiglio comunale in quanto la variante urbanistica derivante dalla modifica dell'altezza della discarica contrasta con l'attuale scheda norma di R.U. che è redatta in funzione del progetto 2016;
  • cosa intendano fare per dar vita ad un’azione partecipativa che coinvolga cittadini ed associazioni a cui illustrare tempi e azioni necessarie a garantire la sicurezza del territorio considerato che quest'ultimo ampliamento, salvo eventuali ed ulteriori proroghe già ripetutamente concesse in passato e altrettanto disattese, rinvierà ulteriormente il recupero definitivo dell’area.

 

                                                     Gruppo Consiliare Progetto Cascina - PSI - PSE

                                                    Fabio Poli

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