La vicenda del restauro irregolare di palazzo Pretorio, già trattata nei suoi aspetti più tecnici in altre uscite giornalistiche, coinvolge politicamente le amministrazioni comunali succedutesi dal 2008 ad oggi. La cifra esorbitante di ben 362.000 euro data come compenso al professor Gennaro Tampone affinchè seguisse i lavori di restauro, è già di per sè stessa uno scandalo. Lavori che peraltro non furono correttamente eseguiti nel loro iter e per giunta nemmeno trasmessi al genio civile. Dieci anni di lavori e 1,5 milioni di soldi pubblici non sono ancora stati sufficienti a ridare lustro al nostro palazzo storico più importante. Sopra ogni incarico tecnico, in questo caso dato direttamente dall’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico ad altro tecnico esterno, deve esserci sempre il controllo e la vigilanza politica dell’assessore di competenza e del sindaco. Questo controllo, deve proseguire per tutte le fasi del cantiere. In un’amministrazione pubblica politicamente forte ed efficiente, dovrebbe essere la prassi amministrativa quotidiana. Una prassi che a Certaldo, in occasione di questi lavori e di altre vicende, è venuta meno.
Gian Carlo Poli, ex assessore del comune di Certaldo
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