Opportunità di studio all'estero per 4 studenti grazie a Fondazione CR Firenze e Giunti Psychometrics

Un’esperienza di studio e di vita all’estero da adolescenti, da fenomeno di nicchia, sta diventando una vera e propria esigenza richiesta dalle famiglie per la formazione delle giovani generazioni. E’ per questo che la Fondazione CR Firenze e Giunti Psychometrics hanno deciso di mettere a disposizione delle Borse di studio dell’Associazione Intercultura per giovani studenti toscani interessati a vivere un’esperienza di lunga durata all’estero.

All’appello hanno risposto tanti adolescenti, e i beneficiari delle Borse di studio della Fondazione CR Firenze sono: Alice S. di Arezzo in partenza per un anno in Paraguay e Sofia S. di Sansepolcro in partenza per un anno ad Hong Kong; Alessandro A. di Empoli in partenza per un anno in Thailandia, Martina T. di Fiesole in partenza per un anno in Ungheria, Camilla G. di Firenze in partenza un semestre in Repubblica Slovacca e Anita M. di Montespertoli in partenza per un anno scolastico in Cina, grazie alla Borsa di studio di Giunti Psychometrics -  4 tra i 35 studenti fiorentini in partenza quest’anno;  Elia R. di Montemurlo in partenza per un anno in Argentina, Matteo B. di Porto Santo Stefano in partenza per un anno in Perù.

La cerimonia di premiazione per il conferimento delle  borse di studio si è tenuta oggi, lunedì 2 luglio presso la sede della Fondazione CR Firenze in via Bufalini, 6, alla presenza di Donatella Carmi, Vice Presidente della Fondazione CR Firenze, di Josè Grade e Luca Mori, rispettivamente CEO e Direttore Divisione Grandi Selezioni di Giunti Psychometrics. In rappresentanza di Intercultura, Andrea Franzoi, Segretario Generale dell'Associazione Intercultura. ‘’La nostra Fondazione – dichiara la Vice Presidente Donatella Carmi – dedica una particolare attenzione ai giovani e alla loro formazione. Non solo finanziamo progetti a loro dedicati ma promuoviamo bandi mirati proprio al loro accrescimento professionale e a favorire tutte quelle occasioni che li aiutano a confrontarsi con altri giovani. Per questo motivo sono particolarmente lieta di partecipare a questa manifestazione che, grazie all’ Associazione Intercultura oltre che a Giunti Psychometrics, consente ai premiati di fare una esperienza umana ed educativa che sono certa non potranno dimenticare’’. Stesso sostegno al progetto educativo di Intercultura è stato espresso da Luca Mori, Direttore Divisione Grandi Selezioni: “Giunti Psychometrics, società del Gruppo Giunti con sede a Firenze, promuove e diffonde la cultura scientifica nel rispetto dei valori propri e altrui, lavorando ogni giorno per il miglioramento e il benessere delle persone e delle organizzazioni, nei 18 Paesi in cui opera.  La partnership con Intercultura è stata fin da subito naturale, con l’intento reciproco di contribuire alla costruzione di una società aperta e multiculturale. Siamo certi che la nostra studentessa che ha scelto la Cina come destinazione della sua Esperienza Internazionale sarà pienamente soddisfatta e arricchita a livello personale e formativo”. Soddisfatto per questa importante collaborazione anche Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura: “Un'esperienza di vita in un Paese diverso dal proprio all'età di diciassette anni è un'opportunità unica per imparare a conoscere le diversità, valorizzandole in una prospettiva globale. Questi ragazzi saranno ambasciatori della Toscana e dell'Italia nel mondo, ma allo stesso tempo al loro ritorno porteranno con sé nuove idee e nuove prospettive da condividere con la propria famiglia, con gli amici, con gli  insegnanti. Siamo grati a Fondazione CR Firenze e Giunti Psychometrics per il contributo concreto che stanno offrendo nella realizzazione del progetto educativo di Intercultura: il 76% degli studenti che partiranno quest'anno per un programma dell'Associazione ricevono infatti un contributo totale o parziale grazie agli sponsor e al fondo interno per le borse di studio Intercultura".

Questi studenti globetrotter, così come gli altri 121 adolescenti selezionati dai volontari dei Centri locali  toscani di Intercultura sono ormai pronti a partire per immergersi in una nuova cultura e per sviluppare tutte quelle capacità che li aiuteranno a crescere, ad acquisire una marcia in più nella loro dimensione personale e a mettere frecce nel loro arco per le sfide professionali di domani. Una rappresentanza sicuramente importante per la regione tra i 2.200 ragazzi selezionati a fronte di circa 7.000 candidature in tutta Italia.

Oltre che nelle cerimonie di premiazione, in queste settimane i ragazzi sono impegnati anche nel percorso di preparazione al soggiorno all'estero e di educazione interculturale che fa parte dell'offerta formativa promossa da Intercultura. La formazione è un punto fondamentale per assicurare a questi ragazzi di poter trarre il massimo beneficio da questo progetto. Molti di loro “usciranno dalla gabbia” delle loro certezze per la prima volta e si avventureranno al di fuori della loro zona di comfort. I volontari di Intercultura li accompagneranno in questo percorso per prepararli, sostenerli e aiutarli prendere consapevolezza dell’esperienza interculturale che stanno accingendosi a vivere.

Proprio una ricerca promossa dalla Fondazione Intercultura in collaborazione con Ipsos testimonia i benefici di un’esperienza vissuta all’estero preparata e vissuta con grande cura. Attraverso le interviste a circa 900 ex partecipanti ai programmi di Intercultura, partiti tra il 1977 e il 2012, emerge un quadro chiaro delle grandi differenze rispetto alla media italiana. Il risultato più evidente è che si tratta di una generazione, trasversale nelle varie età, in prevalenza composta da laureati (84% vs la media italiana tra ex liceali pari al 52%), con un percorso universitario brillante (il 64% si dichiara tra i migliori del proprio corso e il 32% ottiene il massimo alla laurea rispetto al 21% della media nazionale), che hanno svolto percorsi professionali importanti (a livelli quadri e dirigenziali per un terzo di loro, vs il 15% degli italiani) e che non hanno avuto difficoltà a trovare lavoro o a cambiarlo (lo dichiara l’83% di loro).

LA PAROLA AGLI STUDENTI FIORENTINI IN PARTENZA QUEST’ESTATE

Da bravi globetrotter, gli studenti di Firenze e provincia non hanno paura di viaggiare nel mondo: permane il fascino verso le mete anglofone, tant’è che in testa alla classifica delle mete più gettonate ci sono sempre gli Stati Uniti. Nel complesso, gli studenti che quest’estate partiranno per studiare in un Paese anglofono extraeuropeo (USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda) rappresentano il 27,8% del totale. Richiestissime (dal 30,6% dei partenti) le destinazioni europee (come Francia, Regno Unito, Slovacchia, Belgio, Danimarca, Islanda, Serbia, Ungheria), così come i Paesi latinoamericani (22,2%) dove Intercultura  sviluppa  suoi programmi, con in testa il Brasile. Infine anche i Paesi asiatici (16,7%) sono molto apprezzati, in primis la Cina che sta riscuotendo un boom di richieste. Tra loro, ci sono Alessandro A. di Empoli, Martina T. di Fiesole, Camilla G. di Firenze  vincitori delle Borse di studio della Fondazione CR Firenze e Anita M. di Montespertoli, vincitrice delle Borse di studio Giunti  Psychometrics, che raccontano: “Sono felicissima per essere arrivata fin qua e per il percorso fatto insieme agli altri studenti Intercultura,  da settembre a ora – dichiara Anita - Con Intercultura ho avuto l'occasione di mettermi in gioco e di conoscere tante nuove storie che mi hanno già un po' aperto la mente. Riguardo a come mi sento, posso dire che sono molto emozionata e non faccio che pensare alla mia vita in Cina. Spesso provo a immaginarmi come sarà vivere la mia esperienza, ma cerco di non far nascere troppe aspettative così da accogliere le situazioni che mi si presenteranno con occhi sempre  entusiasti e da vivere al meglio ogni possibilità. Una delle sensazioni più indimenticabili che sto vivendo in questo periodo pre-partenza è quella che provo ogni volta che devo salutare qualcuno (un amico, un conoscente, un parente che non rivedrò per un anno) o qualcosa (un luogo amato, un cibo, un paesaggio) : la sensazione non è di tristezza, perché so che sto soltanto dicendo "arrivederci", ma  piuttosto provo una sensazione di consapevolezza visto che , quando tornerò, sarò sicuramente diversa, ma anche quello che lascio sarà cambiato e probabilmente mi sentirò ancora più fortunata di avere quello che possiedo. Mi aspetto perciò di vivere il mio anno all'estero accogliendo il più possibile ciò che mi viene proposto, così che tutto ciò di cui avrò fatto tesoro mi renderà doppiamente ricca: potrò dire di avere due case, quella italiana e quella cinese.

Il mio obiettivo per l'anno prossimo è non lasciarmi sfuggire nessuna occasione, mettermi in gioco, essere curiosa, provare e provare tutto anche se, soprattutto all'inizio, le enormi differenze culturali  e le difficoltà linguistiche mi scoraggeranno.

Voglio impegnarmi al massimo nell'apprendimento del cinese proprio per entrare il più possibile nella mia nuova realtà e scoprire ciò che la Cina ha da offrirmi. Se al mio ritorno avrò saputo approfondire anche una piccola parte delle novità che incontrerò, mi riterrò soddisfatta. Probabilmente ci saranno degli alti e bassi, non mi sentirò così entusiasta ogni giorno, ma avrò delle persone che mi aiuteranno a vivere la mia esperienza come vorrei adesso. Alla fine dell'esperienza,  vorrei conoscere meglio le mie possibilità, superare i miei limiti e tornare con tanto da raccontare. Per questo non vedo l'ora di partire!”.

Martina dichiara: “in questo momento sono molto felice, essendo finita la scuola posso concentrarmi di più sull'esperienza che dovrò vivere tra qualche mese. Ho anche molte ansie ma so che l'esperienza che vivrò mi cambierà a prescindere da come riuscirò ad ambientarmi. Spero che questa sfida linguistica che mi sono posta mi aiuti ad essere più indipendente, spero di trovare una famiglia e degli amici con cui condividerla e di riuscire a divertirmi il più possibile cercando di cogliere tutte le opportunità che mi verranno date. Ringrazio ovviamente la Fondazione CR Firenze che mi permetterà di partecipare e posso dire solamente che non vedo l'ora di partire!!

Camilla dichiara: “Per adesso mi sento molto adrenalinica riguardo all’esperienza anche perché la data della partenza si sta avvicinando sempre di più. Mi hanno aiutato molto gli incontri svolti con i volontari e i ragazzi in partenza perché sono riusciti a chiarirmi le idee e a farmi passare ansie e paure che avevo e che in alcuni momenti ho tutt’ora.

Da questa esperienza mi aspetto di diventare una persona diversa più consapevole del mondo che ha intorno e delle diversità che racchiude.  Spero anche che questo percorso riesca ad aiutarmi da un punto di vista emotivo insegnandomi a gestire le mie ansie e le mie paure per cose nuove.

Non vedo l’ora di partire anche se non è facile pensare di lasciare le mie abitudini per trovarne di nuove però sono sicura che sarà bellissimo arrivare la e trovare una famiglia che mi accoglierà come se già ne facessi parte. Sono stata veramente felice e sorpresa di aver ricevuto questa borsa di studio che è una grande opportunità che mi cambierà la vita per sempre.”

Fonte: Ufficio Stampa

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