Il Verone, lo splendido spazio del primo piano del complesso vasariano sospeso fra la piazza degli Uffizi e l'Arno, da oggi non è più famoso solo per essere uno splendido punto di vista panoramico sulla città, e lo spazio nel quale è conservato il Vaso Medici, una delle sculture antiche più celebri delle collezioni delle Gallerie degli Uffizi. L'ambiente, infatti, adesso accoglie una selezione di marmi greci e romani che confermano la vocazione di questa sala a prezioso scrigno dell'arte classica. La grande luminosità del luogo, finestrato su ogni lato, consentirà ai visitatori di apprezzare al meglio l'eccezionale qualità di opere come il torso Gaddi, splendido torso di centauro realizzato negli ultimi secoli dell'ellenismo, l'ottima copia della Venere di Doidalsas, che raffigura la dea inginocchiata nell'atto di bagnarsi secondo uno schema iconografico che tanto influenzò gli artisti del Rinascimento, o, ancora, la statua dello Spinario, nota per essere una tra le migliori repliche fra le dieci note di questo celebre modello statuario. Come osserva il curatore dell’archeologia e arte classica degli Uffizi, Fabrizio Paolucci: "Il Verone viene adesso a costituire una pausa, interamente consacrata all'antico, nel percorso museale del primo piano, dedicato in massima parte alla collezione pittorica. In questo ambiente, che richiama alla mente quelle logge aperte sul paesaggio che nell'architettura rinascimentale erano ritenuti luoghi ideali per la sistemazione delle sculture classiche, i visitatori si troveranno circondati da capolavori assoluti della Classicità che sono stati fonti di ispirazione per intere generazioni di pittori e scultori dal XVI al XVIII secolo".
Afferma il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt: "Nel Verone si possono ora ammirare i nostri capolavori ellenistici alla luce del giorno. Non solo: d’ora in poi si guadagna una visione da almeno tre lati, di grande vantaggio per lo studio delle sculture. L’allestimento si ispira a quello storico dei corridoi del piano superiore, e grazie al verde chiaro delle pareti, evoca anche l'ambientazione antica di molte di queste statue nei giardini romani".
Fonte: Opera Laboratori Fiorentini – Civita
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