"La prova delle intersezioni semaforiche a Santa Maria Novella ha confermato preoccupazioni manifestate in tempi non sospetti. La Linea 1 copre un territorio dalla viabilità facilitata; ben altra cosa sono il tracciato 2 che da Novoli arriva in centro e la 3 tra piazza Dalmazia e la Fortezza per i quali sarebbe servito rendersi conto prima dei flussi veicolari come aveva dimostrato e fatto presente il comitato promotore della metropolitana con appositi studi.
Trasporto pubblico e privato - continua Mario Razzanelli - non possono coesistere, così come i mezzi di emergenza non si possono adattare ai tempi di una viabilità monocorsia. Riorganizzare il Tpl non è più uno scherzo, serve lungimiranza. Il test di Santa Maria Novella fa suonare un vecchio campanello di allarme sulle intersezioni a raso, inadatte ad un sistema definito fin dall'origine "in sede protetta". Occorreva pensare ad una metropolitana che attraversasse e bypassasse il centro storico".
Infine conclude il consigliere Razzanelli: "Siamo ancora in tempo per cambiare e bloccare lo svincolo che si immette sul viale Lavagnini, perché si rischia di inserirsi in un imbuto urbanistico senza ritorno. Per non parlare delle problematiche legate al completamento della 3 fino a Campo di Marte e Bagno a Ripoli".
Fonte: Ufficio Stampa
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