"Come candidati della Lega a Campi Bisenzio, ci sentiamo unanimamente di prendere le distanze dalla posizione dell'ex candidato sindaco Maria Serena Quercioli, che abbiamo appoggiato, in merito alla sua decisione di lasciare il consiglio comunale ed alle asserzioni tese a vedere il risultato del ballottaggio in chiave strettamente negativa. Si tratta di una sconfitta, certamente, ma si tratta anche di un'incredibile ribaltamento della situazione in favore di un riequilibrio del peso politico dell'opposizione . Mentre prima loro(leggi Pd) in questa realtà erano i dominatori assoluti con vittorie scontate, stavolta hanno veramente rischiato di andare a casa. I campigiani hanno dato un fortissimo segnale di rottura con il passato. Crediamo sia dovere di ogni eletto, rimanere al proprio posto, sia che faccia parte della in maggioranza sia che si trovi all’opposizione, poiché la fiducia delle persone va ripagata con un leale lavoro nell'interesse della comunità e se non siamo stati eletti in un ruolo di governo siamo comunque stati chiamati da quasi il 46% dei campigiani a rappresentare le loro speranze ed a difendere le loro istanze". Così i candidati della Lega per tramite del segretario cittadino Filippo La Grassa e di quello provinciale Alessandro Scipioni. " Il fatto di lasciare il consiglio comunale perché non si viene eletti come sindaco, sembra più la reazione di un bambino deluso che di una persona che aspirava ad amministrare questa realtà. Noi siamo fieri del risultato di Campi Bisenzio e siamo onorati della fiducia dei campigiani . Vogliamo lavorare per riportare sicurezza in questo territorio, vogliamo difenderlo da qualsiasi opera eccessivamente impattante su di esso. Abbiamo avuto l'onore di riscontrare una sorprendente partecipazione alle nostre iniziative, un vero e proprio bagno di folla per il ministro Matteo Salvini, ma anche una grandissima partecipazione quando sono venuti Iwobi, Marcato, Bagnai, Picchi i nostri rappresentanti locali. A Campi Bisenzio i cittadini hanno scelto chiaramente la Lega come principale partito di opposizione, e come leader indiscusso dell'opposizione. E la riprova di questo, c’è stata che anche in occasione del ballottaggio; chi ha fatto il rappresentante di lista ha potuto notare che dei voti alla Maria Serena Quercioli erano stati dati barrando semplicemente il simbolo della Lega. Crediamo che l'analisi politica più giusta sia ammettere che i campigiani hanno dato un segnale di rottura è che Campi era pronta; poi qualcosa è mancato nella personalità di chi doveva fare il cambiamento. Potrà essere spiacevole dirlo ma resta palese la sensazione che con un leghista avremmo vinto".
Fonte: Lega Firenze - Ufficio stampa
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