Cava Fornace, mozione di Baccelli per accelerare sulla chiusura

Una mozione che impegna la Giunta regionale toscana a fornire un quadro aggiornato al Consiglio sulla situazione della discarica di Cava Fornace nonché adottare, anche in virtù di quanto già disposto con una mozione approvata lo scorso dicembre, tutti gli atti di propria competenza relativamente alla questione. Obiettivo, procedere verso la più celere possibile chiusura dell’impianto. A promuovere la mozione è Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente, assieme a altri colleghi dell’assemblea toscana. “È notizia dello scorso 21 maggio che ARPAT, a seguito di accertamenti, avrebbe provveduto a depositare un’informativa e una comunicazione di reato in materia ambientale alla Procura della Repubblica presso i Tribunali di Lucca e di Massa. – spiega Baccelli – Un fatto che quindi aggrava una situazione già complessa e oggetto di animata discussione, sulla quale ci eravamo già mossi sollecitando un rapido percorso comune che approdasse alla chiusura del sito. Da tempo infatti l’impianto suscita forte preoccupazione per motivi ambientali e di salute, tanto da aver provocato un importante mobilitazione sia da parte delle istituzioni locali che di alcuni comitati. Già molte volte in passato Arpat nelle sue attività ispettive aveva riscontrato una serie di non conformità che confermavano quanto denunciato da amministratori e cittadini. Nei giorni scorsi, si è appreso che Programma Ambiente Apuane spa aveva comunicato il 16 maggio l’inizio dei lavori di realizzazione dell’arginatura della discarica Cava Fornace e la Regione, a sua volta, aveva fatto sapere che in presenza di idonee garanzie fideiussorie e della relazione di collaudo dei lavori effettuati, avrebbe provveduto a rilasciare il nulla osta all’esercizio”.

“Dati i recenti sviluppi della situazione risulta quindi necessario intervenire con ancora maggiore urgenza. – conclude Baccelli – Per questo abbiamo deciso di riportare il caso sui banchi del Consiglio regionale, con un ulteriore sollecitazione volta proprio a raggiungere quanto prima il risultato auspicato da tutti, ovvero la chiusura dell’impianto”.

 

 

Fonte: Consiglio regionale della Toscana Gruppo Partito Democratico

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