Lunedì 25 giugno 2018 Firenze ospita gli “stati generali” del commercio toscano. Dalle ore 14.45 si ritroveranno infatti nella sede operativa di Confcommercio Toscana, in piazza Annigoni 9/d, tutti i direttori provinciali dell’associazione di categoria, che rappresenta a livello regionale oltre 40mila imprenditori e professionisti dei settori commercio, turismo e servizi.
All’incontro parteciperà anche il direttore generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia Francesco Rivolta, che sarà accolto dal direttore regionale Franco Marinoni e dagli altri direttori provinciali. Due gli argomenti all’ordine del giorno, lo sviluppo associativo e l’attività degli Enti Bilaterali, costituiti insieme ai sindacati dei lavoratori per offrire sostegno operativo nella formazione e nell’innovazione.
Sarà affrontato, in particolare, il tema del radicamento della Confcommercio nel tessuto imprenditoriale della Toscana. “Per quanto riguarda il nostro sviluppo associativo presenteremo al direttore nazionale gli straordinari dati di crescita della nostra organizzazione di categoria in Toscana”, anticipa il direttore Marinoni, “negli ultimi anni, e nel 2017 in particolare, siamo cresciuti con un trend assai brillante, che ci ha permesso di sottrarre importanti quote di mercato ai competitor, consolidando così un primato regionale di rappresentatività”.
Sullo sfondo, una questione sempre più sentita dalle associazioni di categoria: la ridefinizione del loro ruolo a fianco degli imprenditori e all’interno della governance economica del Paese. “Ci muoviamo su due fronti”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “da una parte c’è il sostegno operativo alle aziende, con servizi concreti, dalla formazione a internazionalizzazione e credito, che possano assecondarne e trainarne la crescita. Dall’altra parte c’è l’azione di lobby, per portare i legittimi interessi del terziario là dove si prendono le decisioni sul futuro dell’economia. In questo senso i corpi intermedi, così come le parti sociali e in generale il mondo associativo, hanno una funzione importantissima perché facilitano il confronto e il dialogo. E, come spesso sottolinea il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, dialogare significa tagliare uno spazio che fortifica la coesione sociale, evitare invasioni di campo che possono creare pregiudizi e disturbi. Altro che la zavorra di questo Paese, come qualcuno vuole farci credere: senza i corpi intermedi vivi, che funzionano, una società sana non può stare in piedi”.
Fonte: Confcommercio Toscana-Ufficio Stampa
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