Giuria e Comitato del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo al lavoro in vista dell’assegnazione della 66a edizione di uno dei riconoscimenti più ambiti nel panorama italiano, nato 70 anni fa. La giuria si riunirà il prossimo 5 luglio e a seguire, dal 9 luglio verranno resi noti i nomi dei tre vincitori. Sempre dalla stessa data i cittadini che vorranno far parte della grande novità di questa edizione 2018, ovvero della Giuria Popolare, potranno iscriversi compilando il modulo on line che sarà presente sul sito del Premio Pozzale www.premiopozzale.it.
La Giuria Popolare sceglierà un titolo fra i tre vincitori a cui sarà assegnata la ‘Selezione dei lettori’. Allo stesso modo i cittadini potranno inviare recensioni sui tre libri vincitori. La data di scadenza per partecipare è il 31 Ottobre. La cerimonia di consegna si terrà poi il 10 novembre.
Intanto sono stati resi noti i titoli di libri in concorso: si tratta di volumi di narrativa e saggistica segnalati dalla prestigiosa giuria: due a testa per ogni giurato e due per il Comitato, totale 22 opere pubblicate dal 16 aprile 2017 al 15 aprile 2018. Da queste emergeranno i tre titoli vincitori.
Intanto ecco la selezione di titoli decisa dalla giuria tra i quali sarà espresso il nome del o dei vincitori:
Giorgio Agamben, Creazione e anarchia. L'opera nell'età della religione capitalista, Neri Pozza, 2017
Gianni Amelio, Padre quotidiano, Mondadori, 2018
Alberto Mario Banti, Wonderland. La cultura di massa da Walt Disney ai Pink Floyd, Laterza, 2017
Giuseppe Catozzella, E tu splendi, Feltrinelli 2018
Ermanno Cavazzoni, La galassia dei dementi, La Nave di Teseo, 2018
Guido Crainz, Sessantotto sequestrato, Donzelli, 2018
Donatella Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione, Bollati e Boringhieri, 2017
Emanuele Ertola, In terra d'Africa. Gli italiani che colonizzarono l'impero, Laterza, 2017
Giorgio Falco, Ipotesi di una sconfitta, Einaudi, 2017
Nadia Fusini, Una fratellanza inquieta. Donne e uomini di oggi, Donzelli, 2018
Carlo Greppi, 25 aprile 1945, Laterza, 2018
Helena Janeczek, La ragazza con la leica, Guanda, 2017
Guido Melis, La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista, Il Mulino, 2018
Sandra Petrignani, La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza, 2018
Annamaria Piccione, Onora il padre, Feltrinelli 2018
Liliana Picciotto, Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945. Einaudi, 2017
Rosella Postorino, Le assaggiatrici, Feltrinelli, 2018
Christian Raimo, Ho 16 anni e sono fascista. Indagine sui ragazzi e l'estrema destra, Piemme, 2018
Vanessa Roghi, La lettera sovversiva. Da Don Milani a De Mauro, il potere delle parole, Laterza, 2017
Maria Serena Sapegno, Figlie del padre. Passione e autorità nella letteratura occidentale, Feltrinelli, 2018
Gianluigi Simonetti. La letteratura circostante. Narrativa e poesia nell'Italia contemporanea, Il Mulino, 2018
Salvatore Veca, Il Senso della Possibilità, Feltrinelli 2018
La giuria è composta da Carla Bagnoli, Roberto Barzanti, Remo Bodei, Laura Desideri, Giuliano Campioni, Giuseppe Faso, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, Alessandra Sarchi, Biancamaria Scarcia, Matteo Bensi è il segretario, componente da diversi anni anche del Comitato organizzatore.
Il comitato organizzatore è composto da Brenda Barnini Sindaco di Empoli, Eleonora Caponi (Assessore alla Cultura), Barbara Bacchelli, Gabriele Beatrice, Matteo Bensi, Diana Bonfanti, Antonio Bossa, Andrea Campigli, Carlo Ghilli (Direttore della Biblioteca Comunale), Alice Mollica, Alice Pistolesi, Riccardo Sgherri, Presidente della Casa del Popolo di Pozzale, Francesca Pepi del Comune di Empoli (Servizio Cultura, Giovani e sport).
Il Premio nasce nel 1948 per volontà della sezione del partito Comunista della frazione di Pozzale, nell'ambito della festa della stampa comunista. Trova le radici nei valori della Resistenza auspicando l'incontro tra intellettuali e lavoratori, un simbolo della volontà di ripartire socialmente e culturalmente dopo i dolori e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. Il Premio ha un suo comitato organizzatore, di cui fanno parte il sindaco di Empoli e l’assessore alla cultura, e una giuria che fin dagli inizi ha visto come componenti intellettuali di grande livello - da Romano Bilenchi e Sibilla Aleramo a Cesare Luporini, da Silvio Guarnieri a Cesare Garboli. Luigi Russo ne ha fatto parte dal 1952. Dopo la sua morte, avvenuta nel ’61, per l'affetto e la partecipazione che il critico aveva dimostrato verso questa istituzione e la sua gente, il Premio viene a lui intitolato: Pozzale-Luigi Russo.
Come recita l’articolo 1 dello Statuto si richiede che le opere, “affrontino, in una delle sue molteplici e infinite forme, la questione della diversità, e che richiamino il senso comune al rispetto della complessità dei fenomeni culturali, dei linguaggi, dei comportamenti”. Una sfida difficile per il Premio che si propone come strumento di approfondimento attraverso la lettura, in quanto veicolo di tolleranza.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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