Causa milionaria ai lavoratori Tmm, le reazioni

Un milione di euro è la richiesta danni che la Tmm di Pontedera ha fatto nei confronti dei lavoratori a rischio di lavoro. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha alzato la posta, autodenunciandosi e affermando di aver partecipato anch'egli alle proteste degli scioperi. Un gesto che non ha precedenti e che ha mobilitato la politica e i sindacati. Ecco le reazioni a caldo.

Cgil Toscana vicina a lavoratori citati per danni dal liquidatore. Stima a Rossi per l'autodenuncia e invito a fare altrettanto a soggetti istituzionali e politici

Tutta la Cgil Toscana è vicina ai 26 lavoratori e lavoratrici della Tmm di Pontedera, al Segretario della Fiom Cgil di Pisa e alla Fiom Regionale, colpiti da un atto di citazione dal Tribunale di Pisa depositato dai legali del liquidatore della società Tmm, che non ha precedenti, con relativa richiesta danni di circa un milione di euro.

Per la Cgil Toscana, ora più che mai serve l'unità di tutto il Sindacato per tenere testa a questo irriflessivo atto che si auspica venga immediatamente ritirato.

La Cgil Toscana seguirà da vicino la vertenza rimanendo a stretto contatto con il Segretario della Fiom Toscana e con il Presidente della Regione, Enrico Rossi, a cui va tutta la stima per l'autodenuncia. La Cgil Toscana auspica che tutti i soggetti istituzionali e politici prendono analoghe iniziative per sostenere le lavoratrici ed i lavoratori e riportare il confronto sul terreno sindacale.

Simone Millozzi, sindaco di Pontedera: "Un ulteriore atto di arroganza contro i lavoratori"

La proprietà dell'ormai ex TMM ha condotto verso i lavoratori in presidio da quasi un anno una azione giudiziaria che qualifica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l'atteggiamento avuto dall'azienda fin dall'inizio di questa vicenda nei confronti del lavoro e dei lavoratori. In questi giorni è stata intrapresa una azione in sede civile come se il presidio condotto con tenacia, determinazione ed orgoglio da donne e uomini, lì notte e giorno a testimoniare il torto subito e rivendicare semplicemente i propri diritti, fosse un semplice fastidio da superare. L'azione intrapresa dall'assetto proprietario dell'azienda è da considerarsi l'ultimo schiaffo alla dignità di lavoratori, colpevoli solamente di aver deciso, pacificamente, senza arrecare alcun danno allo stato dei luoghi, di non arrendersi in silenzio alla protervia di atti unilaterali che nel volgere di in giorno hanno cambiato la vita di 80 famiglie. Ho sempre seguito in prima persona questa vicenda. Ancora oggi sto cercando di portare, nel rispetto delle competenze, il supporto e la collaborazione del comune di Pontedera a fianco di una battaglia ritenuta non solo giusta ma pure necessaria. Continuerò a lavorare con i sindacati ed i lavoratori stessi perché possa finalmente esser trovata una occasione di impiego delle dedizioni e professionalità di quelle persone. Chiederò al consiglio comunale di autorizzarmi e supportarmi anche per mettere a fianco di quei lavoratori, adesso chiamati di fronte al giudice civile, l'impegno e la presenza delle istituzioni. Le battaglie, anche quelle in un aula di tribunale, vanno combattute fino in fondo se si ritiene di esser dalla parte della giustizia e della solidarietà. Soprattutto quando entrano in gioco i temi legati ai diritti ed alla dignità del lavoro.

Massimiliano Sonetti (Pd): “Atto gravissimo. Dalla loro parte senza sé e senza ma”

“Quello messo in pratica dalla Tmm di Pontedera è un atto gravissimo. I lavoratori sono costretti a subire ancora: prima per tutta la storia sul loro posto di lavoro, che purtroppo conosciamo bene. Poi addirittura una richiesta di danni di ben 1 milione di euro per un presunto blocco all’ingresso dell’azienda. Ci schieriamo dalla loro parte, senza sé e senza ma. E il nostro lavoro per garantire loro un futuro migliore prosegue, assieme alle altre istituzioni che non hanno fatto mancare il loro sostegno”.

Fratelli d'Italia Valdera: "Rossi e Millozzi mai stati al fianco dei lavoratori"

Leggiamo della denuncia ai lavoratori licenziati. Rossi e Millozzi a fianco dei lavoratori non ci sono mai stati veramente. Basta ricordare l'intervento di Rossi ad Agosto 2017, quando era possibile ancora salvare l'azienda bastava che Piaggio garantisce la commessa delle marmitta, ma Rossi disse che era l'ora di finirla di trattare la Piaggio come una mucca da latte poiché non aveva più latte per nessuno ed era giusto che andasse a comprare i prodotti dove costavano meno....e questo lo chiama essere a fianco dei lavoratori. Sapevano benissimo Millozzi e Rossi già da tempo che la TMM chiudeva perché Piaggio toglieva le commesse o le riduceva dal 70% al 100%. Come mai Millozzi non ha fatto rispettare alla Piaggio gli impegni assunti durante il passaggio dell'ex Dente Piaggio? Come mai Rossi non ha garantito contributi come è stato fatto pochi mesi fa per la zona di Rosignano Solvay? Siamo allibiti da questo modo di comportasi e di illudere questi poveri lavoratori. Questo è senza dubbio sciacallaggio politico da parte di chi è ormai alla canna del gas e usa le tragedie per soli fini politici.

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