La nostra città è nel pieno di una grande stagione del cambiamento, sta a noi coglierlo ed essere all’altezza della responsabilità che ci hanno chiesto i cittadini con il voto di domenica scorsa. Noi siamo pronti, non si torna più indietro. Questa campagna per il ballottaggio, fino ad oggi, è stata caratterizzata dagli interrogativi sulle possibili alleanze con le altre liste civiche o politiche: sono tutte risorse importanti, ma noi abbiamo sempre detto che l’unica alleanza che ci interessa è con il popolo pisano, di cui molti rappresentanti si sono impegnati direttamente candidandosi nelle tante liste in campo per queste elezioni amministrative. Un’alta partecipazione dell’elettorato attivo che è stato un primo segnale della necessità di cambiamento, della diffusa volontà di impegnarsi direttamente per migliorare la città in cui si vive. A loro, ai cittadini e ai candidati, rivolgo il mio appello: unitevi a noi, continuate a farvi interpreti di un grande rinnovamento di cui la città ha bisogno. Con le forze alternative al PD di Serfogli e Filippeschi che siederanno in consiglio comunale vogliamo, fin da domani e nell’arco di tutti e cinque gli anni di mandato, confrontarci politicamente, sui singoli temi programmatici e su tutto quello che serve a migliorare la città. Siamo disponibili ad accogliere proposte dai partiti e dalle liste civiche, ma non ci interessano accordicchi sui nomi o sulle poltrone, noi vogliamo essere diversi da chi ha amministrato la città fino a ieri e oggi rincorre tutti, da destra a sinistra, come sta facendo in queste ore Andrea Serfogli, che fa parte di un sistema di potere che mira soltanto alla propria sopravvivenza e a perpetrare regalie e privilegi per pochi contro l’interesse dei molti.
Ad Andrea Serfogli, al suo partito e a chi ci vorrebbe fare un accordo basato sullo status quo, interessano solo le poltrone dei cda, come quello dell’aeroporto dove il Pd ha piazzato neanche un mese fa l’assessore Zambito: la gente non sopporta più questo metodo, lo ha dimostrato con il voto.
Il Pd che sostiene Serfogli è tenuto insieme dalla paura di perdere posti e privilegi; noi non abbiamo paura, perché viviamo del nostro lavoro e per questo i cittadini ci guardano con fiducia. Chiedo a Serfogli dove tiene nascosto Filippeschi? Perché non lo fa vedere alla gente, forse per far dimenticare che assieme a lui è stato artefice della rovina di Pisa? Andrea Serfogli dovrebbe ricordarsi di essere una delega vivente, ha tutti gli assessorati più importanti. Ora si presenta come il cambiamento, se avesse avuto coraggio, avrebbe dovuto presentarsi come la continuità e rivendicarla con orgoglio.
Noi siamo un’altra cosa: non vogliamo sostituire un sistema di potere con un altro sistema di potere, ma vogliamo amministrare la città per cambiarla davvero. Tutti i contributi di cittadini e politici che condividono questa linea saranno ben accetti.
I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA PISA
Questa mattina è stata inaugurata da Michele Conti la mostra documentario “I peggiori anni della nostra Pisa. I capolavori del Pd: una città distrutta”, una raccolta per immagini e articoli di giornale con la cronaca degli ultimi dieci anni di malgoverno del centrosinistra. In otto sezioni (degrado, sicurezza, promesse, sprechi, tradizioni storiche, quartieri, malamovida) la cronaca di una città messa in ginocchio dal Pd. “La mostra è una personale del Pd o una collettiva dei singoli assessori, fra i quali grande risalto ha Andrea Serfogli, con le sue opere caratterizzate da promesse, incompiute e sprechi. Questa mostra - spiega Conti - è la miglior campagna elettorale che il Pd abbia potuto fare contro sé stesso”. In esposizione, spicca il pannello con le promesse per le cancellate antibivacco nel loggiato della Chiesa di San Zeno. Dal 2013 denunce di residenti e interrogazioni del Centrodestra sono state puntualmente aggirate dalle promesse di Serfogli. Le cancellate, per le quali esiste un progetto ad hoc redatto dalla Soprintendenza e ormai scaduto, non sono mai state realizzate, ma solo annunciate all’indomani delle denunce. In mostra anche i costi della malamovida, gli scandali delle Stallette e delle fideiussioni tossiche, il degrado di Canapisa, il caos degli allagamenti, la fine delle attività storiche e l’invasione di kebab e minimarket, le tradizioni storiche snaturate, i quartieri abbandonati, le lamentele dei pisani, l’incapacità della giunta Filippeschi-Serfogli.
La mostra resterà aperta tutti i giorni, a ingresso gratuito, dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Fonte: Ufficio Stampa
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