Lavoratrici e lavoratori (circa 40 in tutto) della Mondadori di Firenze sono in stato di agitazione, perché - dopo uno stillicidio di tagli occupazionali che si sono succeduti nel tempo - la società aveva indicato la ‘necessità’ di trasferire 4 persone da Firenze a Segrate. SLC CGIL e le RSU hanno richiesto il mantenimento di tutti i posti di lavoro e la ricollocazione su Firenze delle quattro persone che, anche in considerazione delle nuove tecnologie, possono lavorare su procedure amministrative e contabili, ed in Team, anche dal capoluogo toscano. Come peraltro fanno oggi e da qualche decennio. Sembra invece che il Lavoro 4.0 alla Mondadori segua percorsi misteriosi e subdoli, fino ad indicare la scelta - “ purtroppo, ci dispiace...” - di licenziamenti camuffati da trasferimenti.
L'incontro che doveva esserci oggi è stato rinviato a martedì prossimo, il 19 giugno: è l'ultima occasione per trovare soluzioni alternative e soddisfacenti. In mancanza, saranno attivate iniziative di mobilitazione rivolte a sensibilizzare le Istituzioni e l'opinione pubblica, fino allo sciopero ed alle manifestazioni in piazza.
In ogni caso la Mondadori dovrà chiarire ai lavoratori, e anche ai propri lettori, cosa pensa di fare sul campo delle nuove frontiere dell'Industria 4.0, che per la Cgil sono occupazione, processi e filiere produttive, lavoro. L’innovazione tecnologica deve essere un vero progresso anche per i lavoratori e non solo per i soliti noti.
Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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