Gruppo Lingua, dialogo, gioco e cibo per imparare l’italiano e conoscerci meglio

Si è concluso con un pranzo multietnico, negli spazi del Circolo Arci di San Casciano, a base di cous cous e curry e altri piatti tipici di vari paesi del mondo, il progetto “Gruppo Lingua”, promosso dal Comune di San Casciano. Il sindaco Massimiliano Pescini e l’assessore alle Politiche giovanili Chiara Molducci hanno pranzato con il gruppo di ragazzi italiani e di origine straniera, che ha aderito all’iniziativa, nata dalla necessità espressa da alcune famiglie di approfondire la lingua italiana. Gioco e dialogo sono gli strumenti utilizzati dall’ideatrice del progetto, Laura Dainelli, educatrice professionale del Comune, per l’insegnamento della lingua italiana rivolto ai bambini e ai ragazzi di origine straniera residenti nel territorio. Il progetto è stato condotto in collaborazione con le ex-volontarie del Servizio Civile Nazionale Chiara Iacovelli e Nadeesha Aputhanthri e il corpo docente delle scuole primarie dell'Istituto Comprensivo di San Casciano.

“Abbiamo lavorato con i bambini in un piccolo gruppo - dichiara Laura Dainelli - attraverso una metodologia in un clima di familiarità e condivisione, il gruppo permette di stimolare gli studenti e di farli socializzare attivando un dialogo tra i partecipanti, è importante anche l’aspetto dell'autostima, ogni bambino porta i propri pensieri, condivide le proprie difficoltà, scorge quelle dell'altro e tutti trovano un comune denominatore nelle risorse emerse dal gruppo”. Il lavoro del “Gruppo Lingua” ha coinvolto dieci bambini iscritti alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado e agli istituti superiori.

“Dal prossimo anno -  annuncia Laura Dainelli - ci sarà spazio anche per le mamme e le nonne degli studenti stranieri, a differenza dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole e altri ambiti di socializzazione del nostro comune, i familiari  mostrano maggiori difficoltà nell’integrazione linguistica, il progetto si propone di dare una mano anche agli adulti e di favorire il loro percorso di inserimento  nel tessuto della comunità, la conoscenza della lingua è uno strumento fondamentale che favorisce l’abbattimento delle barriere sociali”.

Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO

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