Stamani si è svolta la prima seduta della Commissione regionale incaricata di portare avanti l’iter per la nuova normativa regionale in termini di edilizia residenziale pubblica, per Fratelli d’Italia è l’occasione per dare una stretta alla regolamentazione che permetta maggiore equità nelle assegnazioni. «I recenti avvenimenti drammatici di Firenze rendono attualissima la questione dell’assegnazione degli alloggi pubblici, più volte richiamati dal Presidente Rossi e dal Sindaco Nardella in relazione al promesso smantellamento del campo rom del Poderaccio. Per noi di Fratelli d’Italia la questione non è di etnia ma di giustizia sociale, solo chi è in Italia da anni e solo chi ha la fedina penale pulita può accedere ai bandi per l’assegnazione delle case popolari» a spiegarlo è il presidente del gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi.
«Presenteremo tre proposte di emendamento: il primo per aumentare da 5 a 10 gli anni di residenza in Italia necessari per partecipare ai bandi, il secondo invece, di duplice valenza, finalizzato ad impedire la partecipazione o revocare l’assegnazione, a coloro che sono stati condannati per i delitti contro Pubblica Amministrazione, famiglia, persona, patrimonio e inviolabilità del domicilio. Il terzo emendamento riguarda invece l’obbligo da parte del richiedente di presentare un documento del proprio Paese di origine che certifichi l’assenza di altre proprietà».
«Viste le recenti dichiarazione pubbliche riteniamo sia il momento giusto per il Sindaco Nardella per dare seguito alle parole e presentare come Comune di Firenze gli emendamenti necessari. Ha 15 giorni di tempo per dimostrare se i suoi sono spot elettorali o se invece c’è una reale volontà di favorire i fiorentini».
Fonte: Consiglio Regionale-Segreteria Consigliere Paolo Marcheschi
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