Mercoledì 6 giugno 2018, negli spazi della sede fiorentina del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto, si terrà la giornata conclusiva della Prima Rassegna di Arti Performative “BASTA Rosso”. Si tratta di un progetto sul tema della violenza che è stato promosso dai Dirigenti Scolastici di quattro scuole fiorentine: il Liceo Artistico di Porta Romana, l’Istituto Tecnico per Il Turismo “Marco Polo”, il Liceo scientifico “Antonio Gramsci” e l’I.S.I.S. “Leonardo Da Vinci”. Nel corso dell’anno scolastico 2017/2018 in queste scuole si sono tenuti laboratori rivolti agli studenti con il coordinamento di un esperto esterno e di un docente interno.
L’Istituto di Porta Romana accoglierà alle ore 15.00 i soli studenti delle diverse scuole, organizzando una tavola rotonda nella quale i ragazzi si confronteranno e rifletteranno sull'esperienza svolta. Dalle ore 18.00 alle ore 21.00 l’istituto aprirà le porte alla cittadinanza, permettendo di assistere alle rappresentazioni artistiche realizzate dai ragazzi. In particolare, si indicano di seguito le perfomance che verranno realizzate.
· BASTA Rosso
Performance e Video del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino
(responsabile: prof.ssa S. Palmerani)
· T’amo da morire, tuo Otello
Performance dell’ISIS Leonardo da Vinci
(responsabili: proff. L. Croce, M. T. Garro)
· La sQuola… una sfida
Improvvisazione teatrale del Liceo Scientifico Gramsci
(responsabile: prof. A. Ceville)
· Perché io ho il petto bianco, docile, inoffensivo, dev'essere che tante frecce che vanno nell'aria vagando prendono la sua direzione e lì si piantano
Performance dell'ITT Marco Polo
(responsabile: prof. L. Degl’Innocenti)
· Tragedia (in) utile dimostrazione di lavoro
Performance del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino
(responsabile: prof. A. Perrone)
Attraverso il progetto “BASTA Rosso” gli studenti sono stati chiamati a riflettere su una tematica tanto attuale quanto drammatica – quella della violenza sulle donne, sui minori e sui più deboli – realizzando rappresentazioni teatrali e video, al fine di metterne in luce gli aspetti più tragici. L’arte diventa così uno strumento di sensibilizzazione ed educazione di giovani e adulti, in grado di innescare, negli attori e nel pubblico, un processo di elaborazione del dolore.
Fonte: Ufficio stampa
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