Nuova sala dedicata all'Arno al Museo civico di Fucecchio

Venerdì 1° giugno alle ore 10,30 al Museo civico di Fucecchio verrà inaugurata la nuova sala archeologica “Una Storia dell’Arno”.
Il progetto di allestimento, nato alcuni anni fa da un’idea del Direttore del Museo civico di Fucecchio, Andrea Vanni Desideri, è dedicato a una storia dell’Arno e si colloca nel quadro del più ampio progetto che vede nel paesaggio valdarnese uno dei temi che saranno percorsi dall’iniziativa “Leonardo 2019” dell’Unione dei Comuni dell’Empolese-Valdelsa per celebrare nelle sue terre i 500 anni dalla morte di Leonardo. Ma  il tema specifico sviluppato a Fucecchio intende preparare un’altra ricorrenza che cadrà nel 2019, cioè il 50° anniversario della fondazione del Museo civico. L’allestimento quindi costituisce l’antefatto storico-archeologico del tema della nascita del castello alla cui base stanno, come è noto, progetti di strategia politico-economica sull’incrocio dell’Arno con la via Romea, un tema che sarà sviluppato nella prossima fase espositiva del museo.
Fin dall’antichità più remota, la valle dell’Arno è stata al centro di una fitta rete di scambi, mettendo in comunicazione i centri interni toscani con il Mediterraneo. Le maggiori città della Toscana devono la loro nascita e sviluppo proprio alla presenza del fiume e si concentrano infatti in prossimità della sua valle. Ma l’Arno ha anche favorito lo sviluppo delle aree rurali e le sue rive erano punteggiate fin dall’antichità di scali fluviali che servivano una quantità di insediamenti minori che dal fiume ricavavano le occasioni di scambi commerciali. I primi mille anni di questa lunghissima storia, a partire da età etrusca fino alla fine dell’età imperiale, sono descritti da un’esemplificazione delle anfore da trasporto, attestate dalle ricerche archeologiche lungo la valle, dalle quali è possibile seguire le modificazioni dei flussi commerciali tra il Mediterraneo e l’entroterra toscano lungo la valle dell’Arno.
Nonostante la portata d’acqua irregolare e il suo corso tortuoso, di cui agli inizi del Cinquecento lo stesso Leonardo da Vinci aveva studiato possibili soluzioni, l’Arno ha continuato ininterrottamente a svolgere la sua funzione di via di commercio attraverso tutto il Medioevo e fino ad età contemporanea, come dimostrano i ritrovamenti archeologici d’età medievale, tra i quali il relitto di Empoli e i resti di imbarcazioni e di meccanismi di mulini fluviali provenienti dall’Arno. Un ritrovamento del XVIII secolo fa anche supporre l’esistenza di un piccolo porto romano presso Fucecchio che avrebbe servito le fattorie che in età romana occupavano la pianura, da cui provengono frammenti di anfore e ceramiche da mensa giunti tramite il trasporto via fiume.
Più tardi, proprio in corrispondenza di questo scalo, la via Francigena incrociava l’Arno, dando luogo a uno snodo di notevole importanza economica e infatti proprio qui, intorno al Mille, i conti Cadolingi stabilirono il castello di Salamarzana, baricentro di un’ampia signoria territoriale che contribuì in modo determinante alla nascita di Fucecchio.
Il progetto, di taglio educativo, tende a far superare il limite della documentazione archeologica locale attualmente disponibile che è quasi sempre in precario stato di conservazione e perciò di difficile lettura da parte dei visitatori del museo. Si tratta, in sostanza, di rendere maggiormente comprensibili da parte del pubblico i dati archeologici restituiti dal territorio mediante oggetti che rappresentino nella loro integrità formale ciò che il territorio ha invece restituito in frammenti.
Il progetto di allestimento è stato realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Firenze, il Museo Leonardiano di Vinci e l’Associazione Archeologica Volontariato Medio Valdarno. La realizzazione dell’allestimento è stata affiancata dal progetto Alternanza Scuola-Lavoro “Leonardo 2019” attivato dal Museo civico di Fucecchio con il Liceo Scientifico e Linguistico “Arturo Checchi” con l’impegno degli studenti coordinati dalla prof.ssa Paola Arosio e da Vittoria Estratti.
“L’apertura della sala archeologica dedicata all’Arno – sottolinea l’assessore alla cultura Daniele Cei - è l’ennesima testimonianza dell’impegno che l’amministrazione comunale sta mettendo nella valorizzazione delle risorse culturali del territorio e dell’importanza che Fucecchio ha avuto storicamente grazie alle vie d’acqua e di terra che qui si incontravano. Anche la via Romea Strata, infatti, si veniva a congiungere con la via Francigena proprio nella nostra città.”
All’inaugurazione interverranno il sindaco Alessio Spinelli, Ursula Wierer della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Firenze, Guido Vannini, professore ordinario di archeologia medievale dell’Università di Firenze e Nella Frediani, docente dell’Istituto Superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio.

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio Stampa

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