E’ in corso in questi giorni a Chicago il meeting annuale dell’Asco-American society of clinical oncology, occasione d’incontro e confronto per oltre trentamila professionisti provenienti da tutto il mondo per ascoltare le novità che cambieranno la pratica clinica nella gestione dei pazienti oncologici.
Anche quest’anno l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e l’Università di Pisa saranno protagoniste grazie ai risultati di uno studio multicentrico coordinato dal professor Alfredo Falcone, direttore dell’Unità operativa di Oncologia medica 2 universitaria e dalla dottoressa Chiara Cremolini, ricercatrice e promosso dal Gono-Gruppo oncologico del nord ovest, che verranno presentati in una delle prestigiose sessioni di comunicazioni orali del congresso.
Lo studio, denominato CRICKET, valuta la possibilità di riproporre un trattamento a bersaglio molecolare a pazienti affetti da carcinoma colorettale metastatico che ne abbiano beneficiato in prima battuta, divenendo poi resistenti. Obiettivo ambizioso dello studio è anche quello di comprendere come sfruttare al meglio l’innovativo strumento della biopsia liquida per cogliere il dinamismo delle caratteristiche molecolari del tumore nel corso del tempo e per selezionare opportunamente il miglior trattamento per ciascun paziente.
A tale proposito, è risultata cruciale la collaborazione con l’Unità operativa di Farmacologia clinica e Farmacogenetica diretta dal professor Romano Danesi, impegnata nelle analisi molecolari previste dal protocollo.
Particolare soddisfazione per il dottor Daniele Rossini (nella foto), medico specializzando in Oncologia medica, che avrà l’onore di salire su un podio tanto prestigioso, insignito peraltro del "Conquer Cancer Foundation ASCO Merit Award", premio destinato ai giovani ricercatori, per l'alto valore scientifico dei loro contributi (edm).
Fonte: Università di Pisa
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