Insieme al vice sindaco Elisa Bertelli, al sindaco di Castelfranco Gabriele Toti e a Tania Benvenuti della Cgil, il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda ha fatto visita Badji Alpha Cissè, vittima dell'aggressione di ieri a Castelfranco. Ecco quanto ha riportato su Facebook in un post.
"Alpha, 47 anni, risiede a Santa Croce dal 1998, ha cinque figli e una moglie. Instancabile lavoratore in diverse concerie della zona, non si è mai sottratto a lavori precari, spesso in condizioni di sicurezza critiche, è un esempio di responsabilità nei confronti della sua famiglia e della comunità in cui vive. Padre di famiglia, non abituato a chiedere aiuti, è ben inserito nel contesto in cui vive.
Ha fatto male ascoltare la storia di una persona normale vittima di una violenza inaudita che deve essere solo condannata e trovare giustizia. Una storia su cui ci sono tante menzogne che le indagini faranno emergere e che vede coinvolti soggetti che si sono già resi protagonisti di simili atti. Ha fatto male leggere nei suoi occhi la paura che questa storia non sia finita, una paura che oggi coinvolge la sua famiglia. Il compito delle istituzioni è dare ai cittadini un paese sicuro dove si possa lavorare e vivere in libertà. Faremo tutto il possibile perché questo sia un diritto per tutti".
I motivi dell'aggressione
Sul fatto è tornato poi il sindaco Deidda durante la riunione dell'Assoconciatori, in cui ha spiegato più nel dettaglio la vicenda: "Da quanto abbiamo appurato, la vittima doveva avere dei soldi dall'aggressore. Il 47enne gli 'scalava' il debito con l'affitto e quindi erano sì motivi economici, ma quest'uomo è stato picchiato pur dovendo avere dei soldi". Nelle ultime ore si era parlato di motivi legati al denaro, ma non era stata fatta chiarezza su chi fosse in debito e chi in credito. Deidda, così come Toti, ci ha tenuto a specificare quanto accaduto e a fare fronte comune contro un certo tipo di comportamenti criminosi.
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