Motta a Firenze, l'Obihall accoglie la rivelazione del cantautorato italiano

Motta (foto Claudia Pajewsk)

“Vivere o Morire”. C’è qualcosa in Motta di abbastanza raro e di decisamente artistico, e cioè il carattere. Qualcosa che lo ha portato fin qui, ad un album che sta confermando e rilanciando quanto di buono era uscito da quel disco. Carattere, attitudine, voglia di essere, urgenza di dire.

Qualcosa che Motta non vede l'ora di portare dal vivo perché è sul palco che riesce ad essere pienamente se stesso.

Martedì 29 maggio all’Obihall di Firenze (ore 21 – biglietto posto unico 21 euro – prevendite nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804 e online su www.ticketone.it tel. 892.101 - info tel. 055.667566 – www.bitconcerti.it) Motta presenterà dal vivo “Vivere o Morire”, il nuovo disco uscito per Sugar ed entrato direttamente al quinto posto della classifica dei dischi e al primo dei vinili più venduti in Italia (GfK Italia).

Il primo singolo estratto, “La Nostra Ultima Canzone”, è top 30 della classifica radio Airplay EarOne e, inoltre, sette brani su nove del disco sono entrati nella top 10 della Viral Chart Italia.

Sul palco, oltre a Motta (voce, chitarra), ci saranno Federico Camici (basso), Giorgio Maria Condemi (chitarre), Leonardo Milani (tastiere), Simone Padovani (percussioni) e Cesare Petulicchio (batteria).

“Vivere o Morire” è il secondo album del polistrumentista e cantautore toscano che ha esordito con “La fine dei vent'anni”, TARGA TENCO per la miglior Opera Prima. Dopo aver salutato il pubblico nel 2017 con un tour di oltre 100 date, conclusosi con un concerto sold out all'Alcatraz di Milano, Motta torna dal vivo con quattro eventi, anteprima del “Motta live 2018" organizzato da Trident Music.

FRANCESCO MOTTA è polistrumentista, cantante e autore. Grazie alla presenza di un pianoforte in casa, si avvicina alla musica e inizia a suonare sin da piccolissimo. Nato a Pisa da genitori livornesi, romano d’adozione, suona scrive e si diletta come fonico per tantissime band, fino a crearne una proprio nel 2006, i Criminal Jokers, band punk-new wave, di cui è paroliere, cantante e batterista.
Con loro incide due dischi. Nel 2009 “This was supposed to be the future”, prodotto da Andrea Appino, leader degli Zen Circus; nel 2012 è il turno di “Bestie”, primo disco in lingua italiana.
È in questo stesso periodo, tra un progetto discografico e un altro, che collabora con artisti della scena musicale alternativa più rilevanti  del momento: Nada (con cui suona basso, tastiere chitarra e cori), Pan Del Diavolo (batteria e tour per il tour di “Folkrockaboom”), Zen Circus (tecnico del suono per il tour di “Andate tutti affanculo”) e Giovanni Truppi (chitarra e tastiera).
Appassionato di cinema, decide nel 2013 di far incontrare le due passioni, cinema e musica, frequentando il corso di Composizione per Film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist).
Inizia così a comporre colonne sonore: “Pororoca” (2013) di Martina Di Tommaso, “Dollhouse” (2014, Canada) di Edward Balli, “THE Tell Tale Heart” (2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti “Good bye darling I’m off to fight”(2016).
Da qui in poi il connubio tra immagini e musica rimarrà una costante delle composizioni dell’artista pisano ed è con questa connotazione stilistica che inizia a scrivere e pensare il primo disco da solista: “La Fine Dei Vent’anni”, uscito il 18 marzo del 2016 per Woodworm Label .
Il disco, di cui scrive i testi, compone le musiche e cura gli arrangiamenti, vede la collaborazione di diversi artisti. In primis Riccardo Sinigallia, che ne è stato produttore artistico, oltre ad aver collaborato alla stesura dei testi. Partecipano inoltre Alessandro Alosi de Il Pan Del Diavolo,  Cesare Petulicchio dei Bud Spencer Blues Explosion, Giorgio Canali e Andrea Ruggiero.
Da subito il progetto ottiene grandi consensi e viene accolto positivamente sia dal pubblico che dalla critica. “La fine dei vent’anni” viene recensito dalle principali testate nazionali (Venerdì di Repubblica, Sette de Il Corriere della Sera, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Internazionale, La Stampa, L’Unità, Il Manifesto, e da tutte le riviste specializzate). I primi due singoli estratti dal disco, “La fine dei vent'anni” e “Sei bella davvero”, vengono suonati da oltre cento radio sul territorio nazionale, tra cui Radio 1 e Radio 2.
Il tour, che inizia nell’aprile del 2016, in pochi mesi tocca tutto lo stivale, con oltre 50 date alle quali il pubblico partecipa numeroso. Motta è headliner dei maggiori festival alternativi italiani: il MIAMI, il Siren Fest di Vasto, lo Sherwood Festival, l’Indiegeno Festival e Il TOdays festival di Torino.
Nel giugno 2016 Sugar firma in esclusiva con Motta un accordo discografico ed editoriale.
A fine 2016 ottiene due importanti riconoscimenti. A settembre viene premiato dal MEI con il Premio Speciale PIMI per il Miglior Album di Esordio e, il 20 ottobre, ritira, al Teatro Ariston di Sanremo, la prestigiosa TARGA TENCO per la miglior Opera Prima.
Il tour  invernale di presentazione del disco prosegue con nuove date nei club registrando quasi sempre il tutto esaurito  e si chiude il 1 aprile 2017 con un concerto sold out all'Alcatraz di Milano.
Dopo appuntamenti importanti come la partecipazione  al Concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma, il Biografilm Festival di Bologna e il Festival Villa Ada incontra il mondo, Motta inizia il lavoro di scrittura e pre-produzione del suo nuovo lavoro discografico.

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