Si è concluso con la conferma di Gianluca Mengozzi come presidente regionale, il Congresso di ARCI Toscana. Un Congresso che ha visto una grande partecipazione, oltre cento i delegati e le delegate dai territori presenti in ciascuno dei due giorni e che ha eletto il nuovo consiglio direttivo regionale più snello rispetto al precedente composto da 70 componenti, più il presidente, con un perfetto equilibrio di genere, con 35 donne e 35 uomini e con un’età media decisamente più bassa rispetto al passato. “Da questo congresso – ha salutato così la platea il riconfermato presidente in chiusura dei lavori – l’ARCI Toscana esce più forte, oltre che rinnovata, come dai tanti contributi di questi giorni si è percepito. I nostri soci e i nostri dirigenti locali ci chiedono presenza e capacità di coordinamento, ci chiedono di sostenerli e di essere loro da stimolo per poter affermare ancora l’alto valore sociale e culturale del nostro associazionismo in tutte le comunità della Toscana. E riuscire in questo intento è l’impegno che mi assumo per il prossimo mandato.”
Gli ordini del giorno portati in assemblea e votati dalle delegate e delegati coprono un ampio raggio di temi, dal tesseramento alla comunicazione e la formazione, passando per la lotta alle ludopatie e lo sviluppo associativo.
Significativo anche l’ordine del giorno, anche questo approvato all’unanimità e accolto dagli applausi, in sostegno alla Palestina, terra in cui ARCI è già presente con tanti progetti tesi al sostegno alla produzione culturale e allo sviluppo, per un vicinanza concreta di ARCI alla Palestina, sostenendo il processo di pace ma anche portando avanti azioni concrete in sostegno del popolo palestinese che vanno dalle raccolte fondi per i progetti di cooperazione sui territori, alla denuncia delle violazioni dei diritti umani da parte degli occupanti israeliani, facilitare le relazioni di scambio.
Un congresso che ha rappresentato un’occasione di confronto vero e schietto su cosa e come l’Associazione deve agire per mantenere il proprio ruolo all’interno delle comunità, quello di moltitudine di presidi sociali e culturali straordinari, capaci di creare legami e opportunità. Un congresso in cui si è discusso di riforma del Terzo Settore, di capacità di rinnovamento e di fare rete sia tra associazioni sia con le altre realtà locali.
Presente anche la presidente di ARCI nazionale Francesca Chiavacci che ha invitato la platea a riflettere sulla necessità di cura dei circoli, che rappresentano il veicolo fondamentale per la trasmissione dei valori associativi e che devono essere i primi luoghi in cui si riflette sulla società, dove si vivono le parole che si dicono, traducendo in pratica sociale la teoria.
Capacità che si è evidenziata anche ad apertura della seconda giornata, quando è stato proiettato un video sull’apporto dei Circoli livornesi durante l’alluvione del settembre 2017 e sono stati premiati i Circoli Carli di Salviano e “Le mi’bimbe” dell’Ardenza, per lo straordinario contributo durante l’alluvione, con 1500 pasti al giorno portati ai volontari e ai cittadini isolati. I due circoli, diventati fin da subito i punti di riferimento per la raccolta di beni di prima necessità, veri centri nevralgici delle operazioni di soccorso e assistenza hanno rappresentato concretamente il più profondo senso mutualistico che sta all’origine dell’associazione.
Il congresso è stato anche l’occasione per presentare una web app che il Comitato di ARCI TOSCANA sta elaborando in questo periodo, che servirà come collettore e strumento innovativo per tutti quei circoli che svolgono attività ricreativa e di valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche dei diversi territori e, altro vantaggio per i soci, la nuova convenzione, curata dal Comitato di ARCI Prato e che consentirà a tutti i soci di Arci Toscana di visitare il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato di visitare il Centro con una riduzione del 20% sul biglietto d’ingresso, un modo per portare l’arte contemporanea nella vita quotidiana dei cittadini e delle cittadine, per assolvere al proprio compito di associazione culturale, che opera nella convincimento che la cultura sia davvero strumento determinante per la costruzione di una società libera dalla paura.
Fonte: ARCI Toscana – Ufficio Stampa
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