Continua a crescere la Mutua Sanitaria Integrativa Insieme Salute Toscana, una crescita che interessa sia il piano dell’attività sia quello della compagine sociale.
Nel corso del 2017 i soci hanno superato la soglia di 15mila e la raccolta è stata di oltre un milione e 300mila euro. Sono stati erogati rimborsi per quasi 800 mila euro a più di 7mila soci.
I numeri sono stati presentati dal vicepresidente della Mutua Antonio Chelli nel corso dell'assemblea di bilancio che si è svolta questa mattina a Firenze presso l'auditorium Giovanni Spadolini. Nell’occasione sono stati anche rinnovati gli organismi sociali e il collegio sindacale ed è stata lanciata la proposta di una giornata informativa sulla salute riservata ai soci di Insieme Salute Toscana e ai loro familiari, che verrà organizzata a Firenze nel mese di settembre.
“In una fase di profondi mutamenti, in cui i bisogni sociali e sanitari si fanno sempre più complessi, le Società di mutuo soccorso, nate alla fine dell’800, stanno tornando di eccezionale attualità – afferma il vicepresidente di Insieme Salute Toscana Antonio Chelli -. Cresce il numero di cittadini che decidono di associarsi a una mutua, quindi a una forma solidaristica, per tutelare la propria salute”.
All’Assemblea ha portato i suoi saluti il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.
A seguire si è tenuta una tavola rotonda, che ha affrontato il tema della convivenza solidale nelle città complesse e di come questa possa essere realizzata.
“Grazie agli organizzatori del convegno che con la loro iniziativa ci permettono di riflettere su una tematica molto importante come la convivenza solidale nelle città complesse - ha detto l’assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro -. La carta vincente per il governo delle città complesse è la collaborazione delle amministrazioni comunali con il Terzo settore e lo sviluppo del principio della sussidiarietà per dare vita a forme di governance che mettono al centro la persona, andando oltre la dualità tra pubblico e privato”. “Per gestire al meglio la complessità attuale - ha spiegato - è importante sviluppare lo spirito di comunità e avere rapporti diretti con il territorio da parte delle amministrazioni comunali, che devono sempre più essere vicine alle persone fragili, che hanno bisogni particolari ai quali dobbiamo rispondere con servizi sempre più adeguati e di qualità”.
Ad introdurre il tema, con un inquadramento giuridico, Irene Stolzi, professoressa associata del Dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze.
“Nella complessità evidente della situazione attuale, ci sono due considerazioni fondamentali – afferma Alessandro Martini, direttore Caritas diocesana di Firenze -. La prima è la centralità della persona, ogni persona, senza condizioni, e l’attenzione ai suoi bisogni e diritti. La seconda è la corresponsabilità, nella consapevolezza che i ruoli sono diversi ma l’obiettivo da raggiungere è lo stesso: offrire benessere e qualità della vita in una comunità che include”.
“La complessità dei bisogni, sociali, sanitari, dell’abitare, che si intrecciano nelle nostre città, richiede la capacità di dare risposte sempre nuove – commenta Marco Paolicchi, responsabile Dipartimento Area Welfare di Legacoop Toscana -. Con la costituzione dell’Area Welfare di Legacoop Toscana abbiamo messo insieme ‘pezzi’ apparentemente non simili della cooperazione, cooperative sociali, di abitazione, cooperazione dei medici e dei professionisti della sanità, la mutua Insieme Salute Toscana, per poter affrontare queste sfide in maniera articolata e tenendo conto di una molteplicità di aspetti”.
Fonte: Ufficio Stampa
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