Si terrà lunedì prossimo, 21 maggio alle 18, al Museo del tessuto di Prato (via Puccetti, 3) la presentazione del progetto di Art Bonus Toscana, finanziato da Estra, che vede beneficiario proprio l’istituto tra i più
importanti a livello nazionale ed europeo sulla storia e lo sviluppo della tessitura dall’antichità ai giorni nostri. L’appuntamento servirà anche per approfondire il progetto regionale per sostenere l’arte e la cultura, che amplia quello pensato a livello nazionale dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
La Toscana con la legge 18/2017, che ha di fatto abrogato quella del 2012 (numero 45), si pone all’avanguardia nella promozione e nella possibilità di investire sul patrimonio culturale e paesaggistico per favorire salvaguardia e offrire nuove possibilità di sviluppo e crescita dei territori.
L’intervento legislativo proposto dal gruppo del Pd in Consiglio regionale, su iniziativa del presidente della commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi, approvato lo scorso 28 marzo 2017, ha ampliato le potenzialità delle misure e creato sinergia con il progetto nazionale dell’Art Bonus, operativo da fine 2014.
“Abbiamo messo a disposizione delle imprese, delle assicurazioni e delle fondazioni ma soprattutto del sistema culturale toscano – anticipa il presidente Anselmi - un apparato normativo che amplia le possibilità di investimento in cultura, allargando i soggetti destinatari e irrobustendo le agevolazioni, penso all’Irap e alla sua cumulabilità con gli interventi nazionali”. “Il nostro obiettivo è quello di rafforzare l’orientamento delle risorse verso progetti di interesse generale. Da questo punto di vista imprese, banche, assicurazioni e fondazioni, da sempre più attente alla qualificazione delle attività culturali e del paesaggio, possono dare un significativo contributo. Pensiamo – conclude Anselmi – che sia meglio un investimento in cultura piuttosto che in titoli”.
“Promuovere e veicolare la cultura del mecenatismo è il principale obiettivo che vogliamo rilanciare con questa nuova legge” commenta la vicepresidente segretario della commissione Sviluppo economico Ilaria Bugetti. “In una regione che ha un patrimonio probabilmente unico al mondo, ancora non abbiamo sviluppato questo orientamento che altri Paesi, invece, coltivano da tempo”. Da qui il richiamo al primo progetto di Art Bonus in Toscana, beneficiario il Museo del tessuto di Prato appunto. “Il messaggio che vogliamo mandare – dichiara ancora la vicepresidente – è rivolto a tutti: diffondere la sensibilità culturale”. Un messaggio tra l’altro “profondamente condiviso” da Sandro Veronesi che si è messo “al fianco della Regione e della nostra iniziativa” continua la vicepresidente anticipando la presenza dello scrittore fiorentino all’iniziativa di lunedì.
L’appuntamento è organizzato da Regione Toscana, Comune di Prato e Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Prato (Odcec) in collaborazione con Fondazione Museo del Tessuto e Estra.
Tra i relatori il presidente e vicepresidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale, la vicepresidente della Giunta toscana Monica Barni, il direttore Cultura e ricerca della Regione Roberto Ferrari, l’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani, il vicepresidente dell'Odcec Guido Mazzoni, il presidente del Museo del Tessuto Francesco Nicola Marini e il direttore generale di Estra Paolo Abati.
La legge 18/2017 definisce modalità di finanziamento relativi a progetti di promozione e organizzazione di attività culturali e di valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, circoscrive la platea dei soggetti beneficiari, stabilisce sia la quota minima di donazione che la quota del credito d’imposta per i donanti.
Ai soggetti donanti viene riconosciuto un credito d’imposta sull’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) così ripartito:
40 per cento in caso di erogazioni liberali destinate a progetti localizzati in Toscana promossi da soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, con sede legale o con una stabile organizzazione operativa in Toscana, che abbiano previsto nello statuto o nell’atto costitutivo le finalità della promozione, organizzazione e gestione di attività culturali e della valorizzazione del patrimonio culturale o del paesaggio; 20 per cento in caso di erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti delle fondazioni lirico-sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
Fonte: Consiglio Regionale
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