La costruzione di una città realmente accessibile parte dall’incontro e dall’ascolto con chi realmente può incidere su certe scelte, perché le vive sulla propria pelle ogni giorno; ieri una delegazione della Lega ha accompagnato il candidato Sindaco del Centrodestra, Michele Conti, alla sede dell’ ANMIC PISA (associazione nazionale mutilati e invalidi civili) rappresentata dall’avvocato Annalisa Cecchetti per proporre una città vivibile in ugual misura da tutti, soluzioni che sostengano l'autonomia della persona con disabilità nelle diverse sfere della vita quotidiana affinché la disabilità non debba essere confinata nel mero rapporto economico dell’assistenza sociale.
L'obiettivo, condiviso da Conti e dai candidati Emanuela Dini e Salvatore Pisano, è quello di una città inclusiva e di qualità, senza barriere architettoniche, sia nella vivibilità del quotidiano sia nella progettazione di spazi urbani attrezzati. "Il livello di civiltà e di accoglienza di una città si misura anche dalla sensibilità verso i più deboli. Nonostante nel Comune di Pisa esista il Peba, il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche - spiega Michele Conti -, abbiamo rilevato che diversi edifici e spazi pubblici restano ancora di difficile accesso per le persone invalide e disabili. Questa è una pesante discriminazione cui noi vogliamo assolutamente mettere fine. Perciò, una volta al governo della città, faremo un serio censimento di luoghi e spazi e pubblici e la priorità sarà metterli a norma per renderli accessibili a tutti".
“Pisa ha bisogno di una riqualificazione a partire dalle periferie anche attraverso la realizzazione e la rivisitazione degli spazi pubblici”, spiega Pisano. Per la Dini, “la proposta di realizzare parchi giochi accessibili ad anziani, bambini e disabili, trasformerà le aree degradate in fiori all’occhiello della città. Riqualificare i quartieri popolari - prosegue la candidata della Lega - , oggi abbandonati all’incuria e al degrado, attraverso un parco tattile, con un’area per le giostre adatte a bimbi con disabilità, un’area giochi per ragazzi, un giardino con elementi per la stimolazione olfattiva-auditiva-tattile e un area per gli anziani, potrebbe essere l’inizio di una nuova vivibilità della nostra città”. L’ingegner Pisano precisa “è importante utilizzare strutture e attrezzature prodotte con materiali che favoriscono l’economia circolare. La vera sfida ora come non mai è progettare con nuovi occhi ed una ritrovata sensibilità. Basta col progettare spazi dedicati a portatori di handicap pensandoli come apposite "riserve". Basta spazi pubblici, attrezzature pubbliche e strutture dedicate. C'è necessità di un nuovo modo di progettare, semplice ed efficace al tempo stesso, dove le strutture e gli spazi siano gli stessi. Strutture ed attrezzature che, grazie a semplici e modesti accorgimenti potranno essere simultaneamente fruibili da tutte le categorie di avventori. Disagiate e non. È ora di abbracciare una nuova sensibilità progettuale che, unita a quanto disponibile come avanguardia mondiale, sarà perfettamente calzante con le nostre realtà. È un concetto di facile applicazione, che definisco: " l'uovo di Colombo".
Conclude Dini “Un gioiello adatto a tutti, anche a chi presenta disabilità, un’area ricercata dove oggi regna il degrado”.
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