I casi di illegalità lavorativa, occorsi in questi ultimi giorni all'interno della provincia pratese – afferma Patrizia Ovattoni – sottolineano, ancora una volta, quanto siano oramai diffusi sul nostro territorio lo sfruttamento e l'inosservanza delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ad opera di imprenditori cinesi senza scrupoli.
A fronte di questo fenomeno che non accenna a placarsi – prosegue la segretaria – occorre, intensificare i controlli interforze poiché ritengo che attraverso questo tipo di ispezioni si può contrastare in maniera più netta e decisa qualsiasi forma d'illegalità lavorativa. Dopodiché – precisa l'esponente leghista – bisogna rivedere tutta una serie di regole a partire proprio da quelle sull'immigrazione visto e considerato che il problema dell'illegalità diffusa sul lavoro riguarda, in particolar modo, soggetti stranieri (per lo più cinesi).
Bisogna adoperarsi in fretta – commenta la rappresentante del Carroccio – perché questo modus operandi è causa di effetti negativi come l'abbassamento del salario medio, la riduzione dei diritti dei lavoratori, la disoccupazione, il fallimento di molte aziende oneste e cosa ancor più grave e moralmente inaccettabile le morti sul lavoro.
Al giorno d'oggi – conclude la segretaria della Lega – non si può accettare un contesto del genere. Il lavoro è una cosa talmente seria e fondamentale che deve essere tutelato con tutti gli strumenti e le energie a disposizione delle istituzioni; e questo, soprattutto in un paese come l'Italia, che del lavoro ne ha fatto un principio cardine su cui si regge l'esistenza dell'intera nazione.
Segretaria provinciale
LEGA
Patrizia Ovattoni
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