Autofficina abusiva scoperta a Castelfiorentino, denunciato magrebino. Rifiuti illeciti sequestrati

Una brillante operazione della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni ha portato alla scoperta a Castelfiorentino di un’autofficina completamente abusiva, che risultava gestita da una persona di nazionalità magrebina. Non solo: dalle verifiche effettuate è stato appurato che tale attività costituiva “centro di attrazione per soggetti pluri pregiudicati”. L’operazione – che ha preso il via attraverso una serie di accertamenti di natura ambientale - è stata condotta dalla P.M. dell’Unione due giorni fa (martedì 15 maggio), insieme al personale dell’ARPAT e dell’Ufficio Gestione del Territorio del Comune di Castelfiorentino.

Secondo quanto riferito dalla P.M. dell’Unione, in particolare, durante le operazioni di accertamento “veniva notata dal personale operante all’interno di un resede privato adiacente ad un fabbricato una persona di nazionalità magrebina intenta alla riparazione di un autocarro e due persone di nazionalità italiana, qualificatesi quali possessori dell’automezzo, in attesa della riparazione dello stesso. Venivano quindi effettuati i controlli di rito ed accertata la presenza di una autofficina di riparazione veicoli ed autocarri completamente abusiva. Il soggetto originario del Marocco non aveva infatti alcuna iscrizione presso la Camera di Commercio come autoriparatore e nessuna comunicazione era stata fatta al Comune per l’esercizio della suddetta attività.

All'interno dell'area e dei locali in uso al gestore dell’attività illecita venivano rinvenuti numerosi rifiuti speciali di natura anche pericolosa quali: componenti di auto usate, ancora intrise di liquidi inquinanti quali blocchi motori, semiassi, radiatori, dischi freno, filtri olio e gasolio oltre a ricambi nuovi come paraurti, passaruote da camion, dischi freni e pasticche e radiatori, vasche di olio  esausto per un totale di 20 kg, un fusto metallico da 180 kg con all'interno rifiuti quali: filtri olio esausti, filtri gasolio esausti, parti di frizioni (disco e spingi disco) pulegge, guarnizioni per punterie, ammortizzatori, numerose batterie esauste ed altri rifiuti, tutti frammisti fra loro pur essendo di natura diversa.

Alla luce di quanto rinvenuto la Polizia Giudiziaria, sotto la direzione del P.M. di turno, procedeva d’iniziativa al sequestro penale di tutta l’area per deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e per l’esercizio abusivo della professione di autoriparatore. Il soggetto responsabile denunciato alla Procura della Repubblica.

Veniva eseguito altresì, il sequestro di tutte le attrezzature utilizzate per lo svolgimento dell’attività abusiva. I clienti presenti nell’officina al momento del sopralluogo venivano identificati e da un controllo più approfondito emergevano a loro carico numerosi precedenti di polizia a dimostrazione di come il luogo di svolgimento di una attività abusiva costituiscano centro di attrazione di soggetti “pluri pregiudicati”.

In adiacenza all’area posta sotto sequestro veniva riscontrata inoltre la presenza di numerose macchine in stato di abbandono, di cui nove di queste venivano qualificate come rifiuti speciali pericolosi, in quanto contenenti ancora liquidi e componenti pericolosi quali olio motore, olio cambio, liquido refrigerante, olio freni e/o batteria; tutte venivano sottoposte a sequestro penale a carico di una persona italiana che veniva indagata per il reato di abbandono di rifiuti speciali pericolosi (art. 256 comma 1 lett. b D. lgs. 152/2006). Il soggetto responsabile risulta essere iscritto alla Camera di Commercio per lo svolgimento dell’attività di commercio di auto usate.”

“L’ambiente ed il controllo del territorio sono una delle nostre priorità – dichiara il Comandante dell’Unione dei Comuni Annalisa Maritan - e per questo abbiamo del personale professionalmente preparato e specializzato in grado di compiere tutta l’attività necessaria di Polizia Giudiziaria.”

“Desidero ringraziare – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni - tutto il personale della Polizia Municipale per questa brillante operazione, che deve altresì costituire un segnale chiaro e forte per tutti coloro che sono dediti ad azioni criminose: noi continuiamo a monitorare il nostro territorio, e anzi invitiamo i cittadini a fare altrettanto, perché è solo in questo modo, attraverso un’opera di controllo costante, che si combattono i delinquenti impedendo loro di mettere radici nella nostra comunità”.

Fonte: Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa

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