Villa I Pitti, successo per l’edizione 2018 del concorso canoro ‘Ugole d’Argento’

Grande successo per l’edizione 2018 del concorso canoro ‘Ugole d’Argento’, che da anni il gruppo Teatro della Croce Rossa di Firenze organizza per coinvolgere gli anziani. L’evento ha visto sfidarsi 10 residenze per anziani del Fiorentino che si sono esibite alla Limonaia di Villa Strozzi e, anche quest’anno, gli ospiti della residenza “Villa I Pitti” di Signa hanno partecipato al concorso con il laboratorio del suono. “Mysterius Tremendum Senior Orchestra" questo il nome del gruppo di dieci anziani che due volte al mese si esercita a suonare gli strumenti, accompagnato dalla fisioterapista della residenza di Sereni Orizzonti.

All’appuntamento musicale erano presenti anche l’Assessore al Welfare Sara Funaro e il sindaco di Poggio a Caiano, Marco Martini, con una giuria di eccezione che quest’anno annovera due vecchie glorie della musica italiana anni ’50 e del calcio fiorentino, Narciso Parigi e Kurt Hamrin. “Il concorso canoro ‘Ugole d’argento’ è un progetto che fa felici tanti nonni fiorentini che hanno così la possibilità di vestire i panni inconsueti di cantante, passando il tempo in allegria tra esibizioni e risate. – ha dichiarato l’assessore Funaro – È un modo splendido per far sì che gli anziani stiano in compagnia, socializzino, si divertano e combattano la solitudine, che è la loro peggior nemica.”

L’idea del concorso è nata dall’esperienza dello stesso Gruppo Teatro “Si fa i cchè si po’” del Comitato di Firenze della CRI, che da sei anni a questa esercita attività di volontariato nelle case di riposo di Firenze e provincia e con la voglia di offrire una nuova attività a supporto degli anziani.

“Grazie a Ugole D’argento i nostri ospiti hanno potuto presentare i frutti del loro lavoro – spiega la fisioterapista della residenza Sereni Orizzonti. – Il laboratorio del suono viene portato avanti due volte al mese da oltre due anni e grazie alla collaborazione con il Gruppo Teatro siamo arrivati alla scelta dell’Orchestra e dei brani da presentare. Si tratta di un’attività stimolante e al contempo divertente che rende ancora più piacevole la permanenza degli ospiti nella nostra struttura.”

Il laboratorio del suono ha infatti un forte valore terapeutico grazie ai molteplici benefici che si possono trarre: migliora l’umore, allenta la tensione muscolare e rallenta le sintomatologie da perdita di memoria causate dalla demenza. Inoltre, questo tipo di attività sono molto apprezzate dagli ospiti poiché la musica agisce anche sulle difficoltà cognitive che vengono superate dalle emozioni e dalle sensazioni evocate dalle note.

Fonte: Ufficio Stampa

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