Classe 1994, Baldi viene dalla provincia di Pistoia. È il primo portiere dell’Empoli Ladies. In questa stagione di Serie A ha dimostrato grandi qualità, tanto da guadagnarsi una convocazione in Nazionale Maggiore da parte del CT Milena Bertolini. Purtroppo, nell’ultima gara del girone di andata, Baldi ha subito un infortunio alla spalla e si è dovuta fermare. Per l’Empoli è stato un brutto colpo, ma le azzurre hanno sentito sempre il sostegno di Rachele, che le ha seguite in ogni partita, anche in trasferta.
A che punto sei nel recupero dall’infortunio?
Direi a buon punto: sono appena scaduti i 3 mesi di riabilitazione. Sono stati duri, soprattutto a livello mentale. Per fortuna da questa settimana ricomincio ad allenarmi come portiere. Spero di tornare quanto prima in campo!
Il tuo infortunio, purtroppo, non è stato l’unico tra le fila dell’Empoli Ladies. Fusini e Di Guglielmo sono fuori per lesioni al crociato e poi ci sono stati vari problemi muscolari per tante calciatrici. Quanto ha pesato tutto questo sul rendimento della squadra?
Da questo punto di vista non abbiamo avuto molta fortuna. D’altra parte queste cose succedono e vanno messe in conto sin dall’inizio del campionato, proprio per non ritrovarsi impreparati. Alla fine non si può far affidamento solo su qualche ragazza, ma bisogna puntare all’unità del gruppo.
Durante questa stagione, sono state tante sia le sconfitte sia i gol subiti. È stato difficile per voi elaborare i momenti negativi per poter ripartire?
È stato molto difficile sia a livello mentale che fisico. Ogni sconfitta ha ampliato le nostre incertezze ed è stata uno schiaffo per la nostra autostima. Purtroppo non abbiamo saputo reagire nel modo giusto e con carattere. Dispiace perché le qualità ci sono, siamo una squadra giovane che ha ancora tanto da imparare e da dimostrare.
Per te la Serie A è stata un’esperienza formativa?
È stata questo e altro! Ho imparato tante cose a livello comportamentale, ma soprattutto per quanto riguarda la mia presenza in campo. Ho potuto affinare la mia tecnica e spingermi oltre i miei limiti. Se ho imparato tutto questo è anche grazie al mio allenatore Mauro Marchisio, perché ha creduto in me e ha saputo tirar fuori ciò che da sola non riuscivo a mostrare al meglio.
Fonte: Empoli Ladies
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