Come da tradizione le celebrazioni della festa patronale della Croce si sono chiuse ieri sera, domenica 6 maggio, con il ritorno della Santa Croce che, dalla chiesa del Sacro Cuore a Montemurlo dov'era stata trasferita lo scorso 3 maggio, è rientrata alla sua abituale “residenza” nella pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca. La Croce è stata accompagnata da una processione suggestiva che si è svolta in orario serale lungo un percorso illuminato da centinaia di lumini. Prima di arrivare alla Pieve, la processione della Croce ha raggiunto anche l'oratorio di san Niccolò nel giardino della Rocca, solitamente chiuso al pubblico.
«È stata una cerimonia molto emozionante e suggestiva ed è stato bello vedere la partecipazione di tantissimi montemurlesi alla processione. La Croce, al di là della sua valenza religiosa, è un simbolo identitario molto importante per la comunità ed il Comune, come per il 3 maggio scorso, non ha voluto far mancare la propria presenza a questo appuntamento, che è parte della storia e della cultura locale», ha sottolineato il vice- sindaco Simone Calamai, che ha preso parte alla processione accompagnato dall'assessore alla cultura Giuseppe Forastiero, dai consiglieri Alberto Vignoli ed Eva Betti, dal comandante della Polizia Municipale, Gioni Biagioni e dal luogotenente Quintino Rocco Preite, comandante della Tenenza di Montemurlo.
La processione è stata guidata dal parroco del Sacro Cuore di Montemurlo e vicario della Diocesi di Pistoia, don Patrizio Fabbri, affiancato da don Gianni, don Jarek della parrocchia di Fornacelle e da don Gildas della chiesa di Bagnolo. Nell'ambito delle celebrazioni in piazza Castello alla Rocca è stata anche scoperta un antica croce lignea, restaurata grazie all'impegno dell'associazione nazionale alpini in congedo di Montemurlo.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa
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