Come cittadini, e soprattutto come madri e padri, siamo molto preoccupati per l’ennesimo attacco ideologico e politico contro i diritti della famiglia e dei bambini. Il comportamento di cinque gruppi su sei di quelli presenti nel Consiglio Comunale di Empoli allarma, perché in nome del “politically correct” e della neo-lingua si pone per l’ennesima volta in modo ideologico dalla parte delle lobby LGBT, che cercano di decostruire l’istituzione della famiglia naturale, cellula della nostra società.
Generazione Famiglia ringrazia di cuore il Consigliere Andrea Poggianti per il suo impegno a favore della famiglia, soprattutto di fronte ad una realtà di politici locali che spesso si nasconde anche dietro ad apparenti valori sociali e cristiani, tuttavia senza mai schierarsi a favore della famiglia naturale e dei suoi reali e urgenti bisogni.
Giusto in questi stessi giorni altri Comuni italiani stanno cercando notorietà grazie a giornali come Repubblica che spesso riportano un’immagine distorta della realtà - come è accaduto la settimana scorsa riportando titoli come ”l’anagrafe comunale iscrive i gemellini NATI da una coppia di padri”, quando tutti sappiamo che questo è biologicamente impossibile. Un sindaco ha affermato che si tratta di “un’azione di civiltà”, sebbene si rimane addolorati e impietriti da politici e mass-media che cercano nuove modalità per deturpare il ruolo chiave dei genitori naturali per la crescita ed educazione dei bambini. Così degli innocenti bambini vengono registrati all’anagrafe con apparenti neo-famiglie composte da due uomini o due donne. Ricordiamo che in questi casi non è biologicamente possibile parlare di due madri o due padri e in questo Madre Natura rimane al nostro fianco contro i desideri egoistici e irreali di persone facoltose che si recano all’estero per comprare bambini da madri in difficoltà economiche.
Come promotori dello scorso FAMILY DAY di Roma chiediamo al sindaco Barnini e ai Consiglieri una maggiore attenzione alle reali necessità delle famiglie empolesi e una tutela dei diritti dei genitori, madre e padre, e dei loro figli, tenendo presente che la barbara pratica dell’utero in affitto rimane un reato in Italia e non è pertanto giusto e conveniente cercare ideologicamente di giustificare l’egoismo di coppie etero e gay che sfruttano la povertà di donne bisognose per farsi produrre dei bambini su misura.
Generazione Famiglia contesta questi continui attacchi e si appella alla ragionevolezza dei Consiglieri empolesi. Tutti siamo figli di una mamma e un papà! Chi per volontà di clamore e protagonismo vuole mettere in discussione la base di ogni società e della vita stessa, rischia inutilmente di indispettire nuovamente le tante famiglie empolesi che già devono fronteggiare la crisi economica, la delinquenza dilagante e le inefficienze infrastrutturali della città.
L’Italia viene continuamente distrutta dall’ignoranza e dall’indifferenza generale. Abbiamo passato le tragedie del Nazionalsocialismo e Comunismo, ora non lasciamo che la nostra società venga sconfitta di nuovo da questa assurda e delirante, proprio per questo altrettanto pericolosa, nuova ideologia. Non possiamo permettere che la bellezza della diversità uomo-donna ognuno con le sue peculiarità venga denigrata, offesa e mortificata in questo modo subdolo.
Voler volutamente rifiutare le diciture madre e padre sui moduli scolastici nascondendosi dietro il falso mito dell’inclusione e apertura verso tutte le famiglie evidenzia il rifiuto delle radici della famiglia naturale basata sulla imprescindibile e fondamentale figura materna e paterna, generatori di vita.
I bambini non sono un giocattolo e hanno i nostri stessi diritti. Questo va sempre ricordato, per questo chiediamo il ripristino delle diciture padre e madre.
Generazione Famiglia Empoli - La Manif Pour Tous Italia
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