Seafood, la produzione ittica toscana in primo piano all'Expo di Bruxelles

Promuovere la cultura alimentare toscana, educare ai valori della dieta mediterranea e mostrare come cucinare e valorizzare al meglio il pesce toscano per nutrirsi in modo sano e gustoso. Sono stati questi in sintesi i capisaldi della presenza Toscana al Seafood di Bruxelles.

La Regione ha partecipato alla più grande esposizione mondiale del commercio di frutti di mare (vi hanno partecipato quasi 2.000 aziende provenienti da 79 paesi) all'interno di uno stand del Ministero delle politiche agricole, assieme ad altre sei regioni: Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia, Calabria.

La Regione ha partecipato alla manifestazione presentando i prodotti della filiera ittica, promuovendo tutto il territorio e ospitando due operatori del settore pesca e acquacoltura che hanno potuto esporre e far gustare i prodotti oltre a presentare i progetti per la valorizzazione delle loro produzioni.

Ma idealmente a Seafood, attraverso la presenza della Regione, è stato presente tutto il comparto ittico toscano. Sulle coste toscane operano nell'ambito della pesca 590 barche di cui 120 con il sistema a strascico, 135 con la "circuizione" e 335 con attrezzi di piccola pesca; il tutto per una produzione complessiva di circa 11 mila tonnellate. A questi numeri si devono aggiungere quelli derivanti dall'acquacoltura: sono 25 gli impianti operanti in Toscana con una produzione di circa 4.000 tonnellate, in aumento visto l'attuale sviluppo della maricoltura.

Fonte: Regione Toscana

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