Mediterraneo Downtown al via, migranti e tratta i temi principali

Con un'anteprima dedicata ai 65 giornalisti che nel 2017 hanno perso la vita, ai quasi 400 tenuti prigionieri o scomparsi, in occasione della giornata dedicata alla libertà di stampa, è partito oggi a Prato Mediterraneo Downtown, il primo festival italiano sul mediterraneo contemporaneo, promosso da COSPE onlus, Comune di Prato e Regione Toscana in collaborazione con Libera, Amnesty International e Legambiente Italia.

Domani, venerdì 4 maggio, l'inaugurazione ufficiale della manifestazione, che fino a domenica 6 maggio vedrà succedersi ospiti internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema e musica.
Per la Regione l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli parteciperà a due incontri, nella Sala del Consiglio Comunale, rispettivamente sui temi della Tratta e sfruttamento lavorativo (ore 9) e su Accoglienza: a confronto esperienze italiane e mediterranee (ore 11). Durante l'incontro sulla tratta è prevista la firma del protocollo contro lo sfruttamento lavorativo e la tutela delle vittime tra Comune di Prato, Procura della Repubblica con l'intervento del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Prato.

Mediterraneo Downtown vuole offrire il suo piccolo contributo a generare un racconto nuovo e condiviso del continente liquido, come lo definiva Braudel, ovvero di quel mare che abbraccia Europa, Africa e Asia. Un racconto che nasce dall'osservazione degli altri ma anche guardandosi allo specchio. Un racconto certo fatto di inquietudine ma anche speranza.

Molte iniziative animeranno come sempre il centro storico della città, i suoi palazzi e teatri, le sue piazze e logge: per parlare ancora di libertà di stampa e periferie dell'informazione, di migrazioni, frontiere, leggi e accoglienza, di ambiente e nuove economie e di pace. Sul palco ci sarà chi vive queste realtà in prima persona.

Si parlerà di minori stranieri non accompagnati e di nuove demografie mediterranee, di migranti e richiedenti asilo accolti in famiglia (a Ventimiglia e a Camaiore), della salvaguardia ambientale e del riciclo dei rifiuti raccolti in mare. Si racconteranno le città eterne del Mediterraneo e patrimonio di una identità comune, in un viaggio affidato alle parole: Napoli e la turca Istanbul, l'egiziana Il Cairo, l'ucraina Odessa che deve i suoi natali ad un nobile spagnolo al servizio dei Borboni e dove per tutto l'Ottocento il napoletano era lingua ufficiale dell'attività economica, con infine un'appendice dedicata a Prato. Ma a "Mediterraneo Downtown" ci saranno anche musica, arte, cinema e fotografia. Un'occasione dunque anche per vivere e riscoprire la città.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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