Cosa ne pensa il governo circa la decisione assunta dall'Arma dei Carabinieri a Firenze di avviare il procedimento disciplinare contro una carabiniera già vittima di molestie all’interno di una caserma, decisione assunta dopo un'intervista ad una trasmissione televisiva, e che, appare agli interroganti, l’ennesima ed avvilente violenza ed offesa nei confronti della donna. E quali iniziative abbia assunto o intenda assumere la Ministra della difesa affinché l’Arma dei carabinieri receda dalla decisione presa nei confronti della carabiniera vittima di molestie sessuali?
Sono alcune delle domande che i deputati di Liberi Uguali hanno posto alla ministra della Difesa sul caso reso pubblico il mese scorso, in un'interrogazione parlamentare al governo con primi firmatari Nicola Fratoianni e Laura Boldrini.
L'interrogazione dei due esponenti della sinistra prosegue chiedendo anche quali iniziative abbiano assunto in passato i superiori della carabiniera vittima delle molestie, a sua tutela e se il governo non ritenga opportuno assumere iniziative normative affinché i reati sessuali siano previsti dall’ordinamento militare del nostro Paese.
Per Fratoianni e Boldrini è evidente la sproporzione dell’iniziativa del comando dell’Arma dei Carabinieri: chi ha screditato il prestigio e l’immagine dell’istituzione non è certo una donna che ha avuto il coraggio di denunciare episodi odiosi e che ha espresso pubblicamente la propria amarezza - concludono - per ciò che ha passato.
Liberi e Uguali
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