La nuova casa di Pegaso a Camaioni ha bisogno di fondi

Anche quest’anno sarà possibile devolvere il 5X1000 alla cooperativa Pegaso Onlus. Chiunque volesse contribuire deve solo indicarlo sul modulo delle tasse, inserendo il codice fiscale della cooperativa (05053140488).

Tutto il ricavato delle donazioni andrà a coprire le spese per l’adeguamento della nuova sede di Camaioni, che Pegaso ha da poco ufficializzato. L’operazione è stata molto importante ed onerosa per i soci, che hanno incrementato il capitale sottoscritto pur di riuscire in questa ulteriore scommessa in tempo per il 18esimo compleanno della cooperativa. Dopo varie lungaggini burocratiche, però, finalmente Pegaso ha la sua casa, di 1000 mq oltre al resede, e a breve lascerà le tre sedi operative, mantenendo quella legale di Villanova.

Ma i costi dell’operazione sono stati appunto particolarmente alti quanto necessari per lo sviluppo e le strategie di imprenditoria sociale. Così i soci hanno deciso di lanciare una campagna di crow founding che partirà a breve, e per questo di istituire un comitato d'onore a garanzia della destinazione delle somme versate. Tanti gli eventi e iniziative in programma , finalizzate anche a far conoscere le numerose realtà che ad oggi fanno capo alla cooperativa. “Porte aperte a chi porta” è ormai uno dei motti della Pegaso, e anche in una fase delicata come il pagamento delle tasse si può dare una mano. È possibile aiutare con la donazione del 5X1000, inserendo i dati della Pegaso o chiedendo direttamente al proprio commercialista.

Breve storia e qualche numero

Pegaso nasce nel 2000 e inizia a lavorare con un piccolo appalto per le pulizie del Museo della Ceramica di Montelupo. La Cooperativa fu un’idea di Sergio Calosi con un gruppo di familiari e del dottor Giuliano Casu , Dott.ssa Quattrocchi e altri del dipartimento, che insieme dettero vita a Pegaso. Dai primi piccoli appalti per il Comune di Montelupo, pian piano anche altri enti limitrofi iniziarono a fidarsi di questa attività innovativa. Negli anni, Pegaso, con i genitori dei ragazzi e gli operatori prima della Asl 11 e poi della Asl Toscana Centro, con un dialogo costante e stretto, hanno saputo sviluppare attività lavorative pensate su misura per rispondere al disagio dei giovani che si rivolgevano al centro salute mentale di Empoli, diversificando i settori. Ad oggi impiega a vario titolo 130 persone di cui la metà con forme di svantaggio.

Fonte: Cooperativa Sociale Pegaso

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