È con i tre signori del punk-rock italiano l’ultimo degli appuntamenti promossi dalla LEG-Live Emotion Group al Teatro Verdi: giovedì sera, infatti, (26 aprile ore 21) sul palco del teatro pisano arrivano i Decibel – al secolo Enrico Ruggeri Silvio Capeccia e Fulvio Muzio – con L’Anticristo, il loro nuovo tour nei teatri organizzato da Joe & Joe, tour che li vedrà, tra le altre tappe, il 15 maggio a Roma al Parco della Musica e il 20 al Teatro Nazionale di Milano.
Un reunion importante. Dagli ormai lontani esordi punk a Milano, i tre si erano separati per poi riunirsi negli anni ’80, quando sbancarono a Sanremo con “Contessa”, per poi lasciarsi di nuovo e prendere strade diverse: Ruggeri, com’è noto, dando vita a una carriera solista, sempre in bilico tra rock e musica d'autore, gli altri due affiancando la musica, che mai abbandonano (due album al loro attivo e vari lavori tra musica ambient e musicoterapia) a una brillante carriera medica (Fulvio Muzio) e imprenditoriale (Silvio Capeccia). Negli anni poi, però, si reincontreranno sempre più spesso, non solo in Italia, fino a decidere di fare di nuovo musica assieme. Dicembre 2016 è così il mese della nuova reunion; a marzo 2017 esce Noblesse Oblige e quest’anno i Decibel sono tornati a Sanremo e hanno pubblicato un nuovo disco di inediti, L’Anticristo appunto, con cui ora girano, applauditissimi, nei maggiori teatri italiani.
Annota a proposito di questo loro nuovo successo il più importante rock-magazine italiano, Rolling Stones (com’è noto, la versione italiana della storica rivista statunitense nata nell’ormai lontano 1967 e considerata la bibbia del rock e del pop): «In un’epoca di rassegnato disincanto, con i nuovi artisti che si affacciano alla scena che si mostrano reclinati sul proprio ombelico, incapaci di farsi altoparlante di una rabbia che evidentemente non è più così presente come dovrebbe, sono proprio i Decibel a suggerirci stimoli di rivoluzione. Una sorta di chiamata alle armi in musica, una critica volendo anche snob, perché permeata della consapevolezza di essere ormai quanto di più vicino ai compositori classici del passato, destinati a un pubblico di cultori. Alti, quindi, e popolari al tempo stesso. Alti, ma non per questo meno incazzati. I Decibel, appunto .Gente che quando va in giro a suonare suona davvero, e già solo il fatto di sottolinearlo sembra un’eresia. Gente che è stata punk prima di noi, e che anche oggi, superati i sessanta, continua a esserlo.»
Ci sono due modi di fare concerti, quello convenzionale e quello dei Decibel, e L'Anticristo, è perfetto per evidenziare questa enorme diversità. La band infatti suona sul serio e tutto quello che accade sul palco è unico e irripetibile. La capacità affabulatoria e interpretativa di Enrico Ruggeri incontra in teatro i suoni di Silvio Capeccia e Fulvio Muzio, così diversi da quello che siamo abituati a sentire oggi. Ad accompagnare questo cocktail unico ci sono anche Paolo Zanetti (chitarre) Fortu Sacka (basso) e Alex Polifrone (batteria), il miglior trio rock italiano.
Da Choral in E Min a Lettera al Duca, da La Banca a Il sacro fuoco degli dei, da Baby Jane a My acid Queen, da La Città fantasma a Sally go round, da 15 minuti a Lo sconosciuto, da La Bella Epoque a Buonanotte, passando naturalmente per il brano che dà il titolo al disco e al tour, un concerto da non perdere, caratterizzato da un sound ricercato, da richiami all’attualità e da una coerenza veramente rara, ricco di fascino e di forte impatto.
Fonte: Ufficio Stampa
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