Nel corso dei servizi di vigilanza per arginare il fenomeno dei furti sui veicoli in sosta nei parcheggi nelle vicinanze delle spiagge della costa, frequentati da turisti alla ricerca della prima tintarella della stagione, i carabinieri hanno tratto in arresto nel fine settimana una coppia di pregiudicati sorpresi nella flagranza di tentato furto aggravato su autovettura.
I militari, nascosti nel parcheggio della località Mortelliccio, dopo l’arrivo di un veicolo con a bordo un uomo e una donna, notavano che i due anziché recarsi alla vicina spiaggia iniziavano a guardare l’interno delle vetture già in sosta. I militari, insospettiti di tale atteggiamento hanno seguito la coppia per alcuni minuti sino a quando l’uomo, impugnato una forbice da elettricista, provocava la rottura della serratura dello sportello lato conducente di una Fiat Panda di proprietà di una giovane della zona, entrando nell’abitacolo mentre la complice, posizionatasi nelle vicinanze, faceva da palo.
L’uomo, H.J, 50enne e la donna, Z.N. 47enne, entrambi italiani, domiciliati nel Grossetano, pregiudicati per reati contro il patrimonio, venivano arrestati per tentato furto aggravato e trattenuti nelle camere di sicurezza sino all’udienza di convalida fissata nella mattinata presso il Tribunale di Livorno.
La Dott,sa Elena Nadile, Giudice del Tribunale labronico, concordando sulla richiesta formulata dalla Dott.sa Fiorenza Marrara, Sostituto Procuratore della Repubblica, nel convalidare l’arresto della coppia, ritenendo ricorrenti le esigenze cautelari da tutelare nonché sussistenti il concreto e attuale pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie in relazione della mancanza di beni patrimoniali da cui trarre leciti mezzi di sussistenza nonché dell’assenza di una stabile occupazione lavorativa, ordinava applicarsi nei riguardi di H.J. e Z.N. la misura coercitiva degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di merito fissata per il 7 maggio p.v.
I predetti sono stati altresì proposti al Questore di Livorno per l’emissione del Foglio di Via Obbligatorio che costringerà i medesimi a non fare più ritorno nella provincia per i prossimi tre anni.
Fonte: Carabinieri di Piombino
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