Bar, sartoria, meccanica: numeri importanti per i corsi Asev

Si sono svolti nelle settimane scorse gli esami di qualifica di tre corsi di formazione rivolti ai ragazzi che hanno abbandonato la scuola di età compresa tra i 16 e i 18 anni finanziati dalla Regione Toscana, con le risorse del Fondo Sociale Europeo, per Addetto Sala Bar, Operatore della Sartoria, Meccanico Auto, della durata ciascuno di 2100 ore, con 630 ore di stage in azienda, percorsi formativi che dopo oltre 2 anni si sono chiusi con la qualifica di 33 giovani.

Numeri importanti per ASEV per la quale la formazione rivolta ai giovani in obbligo formativo costituisce un punto di forza delle proprie attività, oltre che sotto il profilo del successo formativo anche per quanto riguarda gli esiti occupazionali.

Sono stati infatti ultimate in questi giorni le interviste che annualmente ASEV realizza ai ragazzi della medesima età che si sono qualificati lo scorso anno e sui 42 intervistati (sui 45 partecipanti ai 3 corsi per Aiuto Cuoco, Addetto sala Bar e Meccanico Auto) ben l’84% ha avuto l’opportunità di un inserimento lavorativo entro 6 mesi dalla fine del corso, con il 62% che tuttora lavora (il 74% nello stesso settore del corso).

Una parte delle docenze affidate direttamente ad esperti del mondo del lavoro, l’approccio individualizzato e in rete con i soggetti che gravitano intorno ai ragazzi (in primis la famiglia, quando presenti anche i servizi sociali o altre figure di riferimento), il rapporto con le aziende del territorio che permette di selezionare le possibilità di stage più adatte alle potenzialità dell’allievo, sono le carte vincenti di una formazione rivolta ad una tipologia di utenza molto difficile e particolare.

La giovane età con le conseguenti criticità ad essa legate, (rapporto con la scuola e la formazione in generale segnato dall’esperienza dell’abbandono scolastico), necessitano poi di un tipo di sostegno particolare diventando determinante il ruolo del tutor, che segue i ragazzi in ogni momento del percorso formativo per gestire eventuali problematiche che sorgono durante il corso e garantire il successo formativo e l’eventuale inserimento lavorativo

“Le competenze tecniche devono inoltre essere sostenute da un rafforzamento delle abilità sociali - affermano le tutor del corso Simona Panichi, Francesca Salvini e Annalisa Marchi - perché il futuro lavoratore non sia solo un mero esecutore ma sia un individuo capace di riflettere, aperto alla prospettiva che la propria formazione debba essere continuamente implementata e soprattutto sia un cittadino, che conosce le regole del vivere civile e le applica in ogni contesto in cui si trova ad operare”.

Una formazione fuori della scuola ma in collaborazione con la scuola. “Una sinergia tra agenzie formative, scuola e impresa dove ognuno contribuisce al raggiungimento del risultato finale: quello di una formazione su misura del ragazzo e del mondo del lavoro” - sottolinea Valentina Valori responsabile della formazione in ASEV - “ed i buoni risultati testimoniano come la buona formazione, aderente alle necessità delle aziende e realizzata in stretto collegamento con esse, può rappresentare una leva decisiva per l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani”.

Fonte: Asev - Ufficio Stampa



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