190mila euro per l'inclusione, FdI: "Falliti i progetti precedenti"

“Il nuovo progetto, presentato in pompa magna e finanziato per un importo di 190.000 Euro dallo Stato e dal Comune di Firenze, certifica quello che sosteniamo da anni: le politiche di presunta integrazione rivolte ai bambini Rom, fatte fino ad oggi, sono state un fallimento completo, oltre ad un pozzo senza fondo per il denaro pubblico”. Questo quanto dichiarano questa mattina il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale di Firenze, Francesco Torselli ed il capogruppo in Consiglio Regionale, Paolo Marcheschi.

“Oggi - spiegano i due esponenti di Fratelli d’Italia - il Comune di Firenze parla di progetti di inclusione scolastica per bambini Rom, specificando come questi non debbano essere portati avanti utilizzando insegnanti di sostegno o appositi scuolabus dedicati. In pratica, oggi ci dicono, per giustificare questi ulteriori 190.000 Euro stanziati a favore di due cooperative, che i progetti di inclusione sociale e scolastica per i bambini Rom si fanno esattamente al contrario di come il Comune di Firenze e la stragrande maggioranza dei comuni toscani abbiano fatto negli ultimi vent’anni. A tutto questo si aggiunge l’assenza di forme di controllo e vigilanza finalizzate all’effettiva frequenza scolastica, e quindi del denaro pubblico speso, i cui numeri generali sono da sempre largamente negativi”.

“Quando negli anni scorsi - concludono Torselli e Marcheschi - denunciavamo il fatto che, a fronte delle centinaia di migliaia di Euro spesi per l’integrazione scolastica e sociale dei bambini Rom, di questa integrazione non si vedeva traccia, i soliti benpensanti della sinistra si trinceravano dietro le solite, vuote, accuse di razzismo e di populismo. Oggi, gli stessi, ci raccontano che quei progetti erano fatti male e spendono altri 190.000 Euro in nuovi progetti. Perché questi soldi, anziché gravare sulla testa dei cittadini, non vengono richiesti a chi, fino ad oggi, si è arricchito promuovendo progetti di integrazione, evidentemente, inutili?”.

Fonte: Ufficio Stampa

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