Due giovani georgiani sono stati arrestati questa mattina e trasferiti in carcere per furto aggravato e continuato. La squadra mobile di Pisa assieme a quella di La Spezia ha eseguito la custodia cautelare per Daviti Tchintcharauli e Lasha Mskvilidze, nel mirino per furti in abitazione da fine gennaio 2018 a La Spezia tramite la 'chiave bulgara', metodo utilizzato per aprire porte di vecchia generazione. I colpi avvenivano tra il pomeriggio e la sera, in case vicine al raccordo autostradale.
I poliziotti dopo aver individuato un gruppo di georgiani che aveva già compiuto reati simili nelle regioni vicine e auto utilizzate per gli stessi colpi hanno effettuato diversi controlli. Il 12 marzo scorso uno dei questi mezzi è stato fermato: dentro i due georgiani con precedenti specifici, in auto guanti per non lasciare tracce e cacciaviti. In auto c'era anche una cassa audio appena rubata da una casa delle vicinanze, anche se la denuncia è stata fatta nei giorni a seguire. Sono state rilevate le utenze cellulari dei due fermati, analizzati i contenuti delle memorie dei telefoni e installato apparato di localizzazione satellitare.
I tabulati telefonici hanno reso noto che i due sospettati si trovavano a La Spezia in occasione dei furti, in orari e luoghi compatibili. Nel cellulare di uno dei due è stata trovata anche una fotografia scattata per errore alla porta di un appartamento durante un tentativo di furto.
Grazie al GPS è stato accertato che i due malviventi vivevano insieme a un altro connazionale gravato sempre da precedenti specifici in un appartamento della provincia di Pisa.
Nella mattinata di oggi, sono state eseguite a Pisa alcune perquisizioni nei locali nelle disponibilità dei due indagati e di loro complici, in un appartamento di Rigliano e in un B&B situato nelle immediate vicinanze.
Nel corso dell’operazione venivano anche indagati mper ricettazione, in stato di libertà, altri due complici georgiani, perché trovati in possesso di parte del bottino dei furti perpetrati alla Spezia.
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