Sport e Scuola compagni di banco, oltre 750 mila euro per la prosecuzione del progetto

Finanziata con oltre 750 mila euro la prosecuzione per il periodo gennaio-giugno 2018 del progetto ‘Sport e Scuola compagni di banco'. Lo ha deciso la giunta regionale, approvando la relativa delibera promossa dall'assessore regionale allo sport Stefania Saccardi.

‘Sport e Scuola compagni di banco', che ha preso il via nell'anno scolastico 2015-2016, si rivolge alle classi prime, seconde ed eventuali terze delle scuole primarie, e consiste nella programmazione didattica congiunta dell'insegnante titolare con l'esperto in Scienze motorie e nell'affiancamento dell'esperto all'insegnante titolare per un'ora settimanale. E' inserito nel Programma regionale di governo 2015-2020, rientra nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, e promuove lo sviluppo di interventi volti a favorire l'attività fisica all'interno del contesto scolastico.

"Il successo dell'iniziativa – ha commentato Stefania Saccardi – è testimoniato dai numeri finora raccolti, dato che la quasi totalità delle scuole primarie toscane vi ha aderito. Il progetto sta regolarmente coinvolgendo oltre 3000 classi, per un totale di circa 70 mila alunni. Oltre 250 gli esperti di Scienze motorie che stanno lavorando insieme a bambini e bambine. Tutti elementi che confermano la bontà della scelta e la volontà di proseguire insieme alle Università di Firenze e Pisa, il Coni regionale e l'Ufficio scolastico regionale".

Il progetto, che ha ricevuto anche il sostegno del Comitato italiano paralimpico e che rientra nell'azione regionale "Toscana da ragazzi", si sviluppa seguendo tre moduli distinti: attività per gli alunni, con lo sviluppo degli schemi motori di base del bambino e l'acquisizione di svariate e molteplici abilità di base, prevalentemente a carattere ludico-motorio ed espressivo; attività per gli adulti, con la formazione rivolta agli esperti in scienze motorie e ai docenti della scuola primaria per raggiungere una condivisione di linguaggio e coinvolgimento delle famiglie prevedendo una serie d'incontri tematici, a carattere interattivo in relazione ai bisogni emergenti; attività di comunicazione.

Fonte: Giunta Regionale

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