Terremoto, due anni dopo: Croce Rossa Ponte a Egola a Pievebovigliana

Sabato 14 aprile la Croce Rossa di Ponte a Egola è tornata nelle zone colpite dal sisma del 2016

A un anno di distanza dall’ultimo viaggio nelle Marche, dove i volontari e la scuola dell’infanzia di Balconevisi collaborarono per la consegna di materiale didattico alla scuola dell’infanzia di Pievebovigliana, il comitato di Ponte a Egola della Croce Rossa è tornato in quei luoghi ancora fortemente provati dalle scosse di due anni fa, dove la paura del terremoto si è fatta sentire di nuovo con le scosse degli ultimi giorni.

L’occasione è servita per consegnare ai cittadini del posto un carico di generi di prima necessità, alimentari e non alimentari, specificatamente richiesti dall’insegnante Paola Gerini e da altre persone rimaste sul posto a coordinare gli aiuti che provengono dalle varie città italiane.

Oltre alla consegna dei beni materiali, i volontari hanno ascoltato nuovamente le voci di quelle persone che con forza e determinazione sono rimaste vicine alle loro case ormai distrutte e che ancora una volta lanciano una richiesta di aiuto affinchè si possa tornare pian piano ad un minimo di normalità.

Rispetto allo scorso anno, la costruzione delle soluzioni abitative d’emergenza (SAE) ha risolto in gran parte il problema abitativo. Resta comunque da ripristinare un tessuto sociale ed economico che stenta a ripartire e che risulta necessario affinché possano rientrare nei loro paesi di origine anche le famiglie che attualmente si trovano dislocate sulla costa marchigiana.

Nel frattempo il Comitato di Ponte a Egola è impegnato, anche se a distanza, a fare tutto ciò che è possibile per mantenere i riflettori accesi sul problema e per questo invitiamo istituzioni, aziende e cittadini a collaborare con noi per sostenere progetti futuri.

Il Comitato di Ponte a Egola della Croce Rossa Italiana ringrazia la COOP “La Risorta” di Ponte a Egola, il gruppo CONAD DEL TIRRENO di Cerreto Guidi e l’azienda I.N.P.A. di Vinci che con le loro donazioni hanno risposto all’appello e reso possibile questa missione. I volontari e i cittadini delle Marche vi ringraziano di cuore.