Erano stati recentemente arrestati tutti e tre per spaccio di sostanze stupefacenti e non era la prima volta: due marocchini, H. K. 58enne (spacciatore storico) e B. A. S. 40enne, egiziano il terzo, K. K. 31enne. Due avevano ottenuto l’obbligo di dimora nel Comune di Firenze (il secondo marocchino) e divieto di dimora nella Provincia di Firenze (l’egiziano), mentre l’altro marocchino era a piede libero, irreperibile, ma gravato da ordine di carcerazione per scontare le numerose condanne definitive ottenute per detenzione e spaccio di stupefacenti. I militari della stazione di Firenze Palazzo Pitti che avevano già operato i loro arresti, li monitoravano: i primi due perché era probabilissimo che non rispettassero le prescrizioni delle misure cautelari, il terzo era atteso al varco perché frequentatore della zona Santo Spirito e dintorni, come detto noto spacciatore e sulla piazza da anni, ma di fatto senza una fissa dimora e quindi irreperibile.
La sorveglianza sui primi due soggetti ha dato i suoi frutti: entrambi più volte, in barba alle misure cautelari a loro carico, hanno violato le numerose prescrizioni, come ad esempio non poter uscire dalle 20 alle 7 del mattino, e l’egiziano quella di farsi sorprendere a Firenze e dintorni nonostante il divieto nella provincia. Per entrambi è scattata la detenzione in carcere nel carcere di Sollicciano. Percorso differente ma medesima destinazione per il primo marocchino che, proprio nel corso della stessa operazione, è stato riconosciuto dai militari mentre passeggiava in via Il Prato. Alla vista dei carabinieri ha capito che era giunto il momento di cominciare a scontare qualche condanna: per il momento quasi due anni di cumulo pene, ma altre nel frattempo ne arriveranno. In un colpo solo tre spacciatori abituali sono stati fermati.
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