Lo psicologo espulso dall’Università di Firenze a causa delle leggi razziali
A ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali l’Università di Firenze ricorda lo psicologo Enzo Bonaventura, uno dei suoi professori più brillanti costretto ad abbandonare la ricerca e l’insegnamento a causa delle inique normative.
L’occasione è la giornata di studio “70 anni dalla morte di Enzo Bonaventura” in programma venerdì 13 aprile all’Ateneo fiorentino (ore 9.30 - Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo -SAGAS – Aula Magna – via San Gallo, 10), curata da Patrizia Guarnieri, docente Unifi di Storia contemporanea, e da David Meghnagi, docente dell’Università di Roma Tre e assessore alla cultura dell’Unione delle comunità ebraiche italiane - UCEI.
Apriranno il convegno il rettore Luigi Dei, la vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, il presidente UCEI Noemi di Segni. Porteranno il loro saluto anche l’ambasciatore e presidente della delegazione italiana International Holocaust Remembrance Alliance(IHRA) Sandro De Bernardin, il presidente della Comunità ebraica di Firenze Daniela Misul e il direttore del Dipartimento SAGAS dell’Ateneo fiorentino Andrea Zorzi.
Enzo Bonaventura, nato a Pisa nel 1891 e formatosi a Firenze al laboratorio di Psicologia Sperimentale sotto la guida di Francesco De Sarlo, fu docente di Psicologia alla facoltà fiorentina di Lettere fino al 1938 quando fu espulso dall’Ateneo a causa delle leggi razziali. Si rifugiò in Palestina, alla Hebrew University di Gerusalemme, dove fondò il Dipartimento di Psicologia. La sua vicenda si inserisce in quella della psicologia fiorentina, settore all’avanguardia all’inizio del ‘900 ma in seguito sotto pesante attacco ad opera del fascismo.
Al convegno porteranno la loro testimonianza il figlio di Bonaventura Daniel Ashery e la nipote Helly Bonaventura Snir. Fra i relatori previsti, che ricostruiscono la vicenda umana del personaggio e il suo ruolo scientifico, figurano, oltre a Patrizia Guarnieri e David Meghnagi, le docenti dell’Ateneo fiorentino Caterina Primi ed Ersilia Menesini, insieme allo storico Michele Sarfatti del Centro di documentazione ebraica contemporanea. (link al programma)
Fonte: Università di Firenze - Ufficio Stampa
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