“Che la Toscana spenda mediamente 50 milioni di euro l’anno per i risarcimento danni in ambito sanitario non sono né un dato superato, né un dato di modesta entità, e tantomeno non è qualcosa che si può ritenere risolto con la stabilizzazione di 500 precari”. Lo afferma Paolo Sarti, consigliere regionale di Sì-Toscana a Sinistra, che commenta le dichiarazioni rilasciate all’agenzia Dire dall’assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi.
“I lavoratori della sanità, a tutti i livelli, sono giustamente preoccupati per gli ulteriori tagli alla spesa del personale annunciati da qui al 2020”. “E’ vero -continua Sarti- che lo chiede una legge nazionale, ma non vi è alcuna imposizione. La Toscana se non raggiunge questo taglio dell’1,4%, rinuncerà a 66 milioni l’anno per 6 anni. Ma ridurre ancora un personale ridotto all’osso , stressato e affaticato, comporterà inevitabilmente l’aumento degli errori e quindi dei risarcimenti danni, chiusura di servizi e di reparti oltre ad un ulteriore inaccettabile allungamento delle liste di attesa con spostamento delle prestazioni al privato”. Tra i membri del G7 siamo all’ultimo posto quanto ad investimento in sanità pubblica ma al primo posto quanto a spesa “out of pocket” cioè pagata di tasca propria dai cittadini! Oltre a questo, si consideri che i tagli ricadono sempre su chi offre effettivamente le prestazioni, mentre i dirigenti continuano ad aumentare, di numero e talvolta anche di stipendio. E’ un circolo vizioso che deve essere spezzato: rispettare quel parametro ci costa più che ignorarlo.
“L’assessore Saccardi annuncia che ‘il mese scorso la Regione ha raggiunto una prima intesa coi sindacati per la stabilizzazione di 500 precari che lavorano nel servizio sanitario toscano’. Ma questo – prosegue Sarti - non risolve assolutamente il problema: questi lavoratori erano già in forza e da anni, già svolgevano il loro lavoro, stressati, affaticati, demotivati. La stabilizzazione, per altro doverosa e arrivata con molto ritardo, non risolve quindi il problema della carenza di personale”.
Per altro su queste stabilizzazioni “annunciate” Paolo Sarti e Tommaso Fattori di Sì-Toscana a Sinistra hanno presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta in sede di Conferenza Stato/Regioni, garanzie di partecipazione dei lavoratori in somministrazione alle procedure concorsuali riservate, comprendendo anche gli ex- interinali tra quelli che possono partecipare ai bandi con riserva. "Tutto questo -conclude Sarti- perché non si perda tutta l’esperienza professionale maturata dal personale con rapporto di lavoro flessibile.
Fonte: Sì - Toscana a Sinistra
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