Anche il sindaco di Montespertoli alla visita nei campi Saharawi

Si è concluso il ventisettesimo volo speciale nei campi dei rifugiati della Repubblica Saharawi, promosso dal Coordinamento toscano di sostegno alla RASD e dall’associazione Ban Slout Larbi. Al viaggio ha preso parte una delegazione di venti componenti, tra cui il sindaco di Montespertoli Giulio Mangani, l’assessore del Comune di Sesto Fiorentino Massimiliano Kalmeta e le sei studentesse del liceo Agnoletti di Sesto Fiorentino, vincitrici del concorso “Sahara Occidentale, la libertà negata”.

Nella settimana trascorsa a Tichla, ospiti di alcune famiglie, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di incontrare il primo ministro della RASD, Mohamed Wali Akeik, i sindaci di Tichla e Mahbes, città gemellate, rispettivamente con Montespertoli e Sesto Fiorentino, e di vivere a contatto con il popolo saharawi, da quarant’anni strappato dalla propria terra. Un “fuori programma” di grande significato è stato l’incontro con Zwelivelile Mandela, nipote di Nelson Mandela, nei campi rifugiati saharawi per una visita nell'ambito del centenario della nascita di Madiba.

“Questa visita si conclude con grande soddisfazione, sia per la presenza di rappresentanti delle istituzioni sia per il coinvolgimento attivo del Liceo Agnoletti che conferma come l’impegno della Toscana per il popolo saharawi vada oltre i singoli territori e le appartenenze generazionali - affermano Sandro Volpe, presidente dell’associazione Ban Slout Larbi, e Fiorella Bendoni, accompagnatrice della delegazione - Con questo viaggio abbiamo potuto rafforzare un grande patrimonio di rapporti e relazioni, diffondendo la conoscenza della causa saharawi. Motivo di grande orgoglio è stato anche essere riusciti a raccogliere, tra risorse dell’associazione e donazioni dei partecipanti, i 1.500 euro necessari per allacciare alla rete elettrica tre dispensari farmaceutici nella provincia di Auserd”.

“È stata un'esperienza toccante - ha commentato il sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani, al rientro in Italia - Abbiamo incontrato personalità importanti che si impegnano e lavorano incessantemente per affrancare un popolo che con grande dignità continua a vivere la sua condizione di apolide da troppi anni. Noi, cittadini, amministratori, associazioni, oltre alla solidarietà, materiale e non, se vogliamo aiutarli davvero, abbiamo solo uno strumento: quello di farli conoscere, di farli diventare notizia, anche con la modestia dei nostri mezzi. Dobbiamo essere la loro cassa di risonanza. È necessario, inoltre, allargare la rete di solidarietà e rafforzare la vicinanza nei confronti di un popolo pacifico che ha scelto la strada della diplomazia e non della violenza. Per questo, continueremo a stare vicino al popolo saharawi e a raccontarli, dando visibilità e centralità alla loro drammatica storia”.

Fonte: Comune di Montespertoli - Ufficio stampa

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