Riordino della normativa regionale sull’edilizia residenziale pubblica: la commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), dedicherà la giornata di giovedì 3 maggio a consultazioni e audizioni su quello che si presenta come una sorta di testo unico. “Una giornata di ascolto, con enti locali, Anci, Upi, Uncem, università, rappresentanti dei Lode, associazioni di categoria, sindacati, associazioni degli inquilini”, ha annunciato il presidente Scaramelli, dalla quale partire per l’analisi e l’elaborazione della proposta di legge sull’edilizia residenziale pubblica.
Dopo la giornata aperta alle consultazioni, la commissione entrerà nella fase del confronto politico tra i gruppi consiliari, già avviato in questa fase preparatoria, per presentare emendamenti, licenziare il testo e consegnarlo all’esame dell’aula. Sul tavolo della commissione, anche tre proposte di legge di iniziativa consiliare sullo stesso tema, presentate da Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) – una sulla determinazione del canone sociale di locazione e un’altra sulla determinazione del vincolo di residenza – e da Marco Stella e Stefano Mugnai (Forza Italia) in merito ad assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione degli alloggi Erp.
L’iter della nuova legge entra nel vivo, mentre il mercato immobiliare evidenzia segni di ripresa, come testimonia la relazione annuale della Regione Toscana sul disagio abitativo. Il mercato privato dell’abitazione si mostra a due velocità, con la ripresa stabile delle compravendite e la stasi delle locazioni. Permane, al contempo, la diffusa fragilità economica delle famiglie: nel 2016, in Toscana, le richieste e le esecuzioni di sfratto sono cresciute del 3,7 per cento su base annua, mentre i provvedimenti sono diminuiti per il secondo anno consecutivo. La morosità è tendenzialmente più bassa rispetto agli altri contesti nazionali, sia se si considerano gli alloggi Erp, sia nel mercato privato. Gli sfratti in Toscana, si legge nella relazione, sono determinati in oltre il 90 per cento dei casi da situazioni di morosità legate soprattutto alla perdita del lavoro o alla scadenza di contratti di lavoro a termine.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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