Un tratto lungo circa 8 metri di mura medievali lungo la camminata ad est della cinta muraria di San Gimignano è collassato questo pomeriggio. Non si registrano danni a persone. Sul posto l’immediato intervento del personale tecnico del Comune, del sindaco Giacomo Bassi e dei Vigili del Fuoco. L’area è stata delimitata e interdetta al passaggio pedonale. Sono in corso le verifiche per accertare l’entità dei danni e le cause del crollo. Avvertita dell’accaduto anche la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto.
Il commento del sindaco
«Siamo sconvolti per questo evento improvviso, in via precauzionale e in accordo con i Vigili del Fuoco abbiamo ritenuto opportuno l’intervento dell’unità cinofila per escludere con certezza il coinvolgimento di persone». Così il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi commenta il crollo di una parte delle mura medievali. «Chiedo alle autorità regionali e nazionali una mano per gestire l’emergenza e per capire le cause del crollo; ringrazio il personale tecnico del Comune e i Vigili del Fuoco per l’immediato intervento» conclude Bassi.
Dalla Regione
"Oggi stesso firmerò la dichiarazione di stato di emergenza e metteremo a disposizione nuove risorse del bilancio regionale, oltre a quelle già impegnate, perché c'è da iniziare subito il lavoro per ritirare su le mura di San Gimignano, una delle città che fanno l'immagine della Toscana nel mondo". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che stamani, insieme alla vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni, ha effettuato un sopralluogo nella cittadina senese dove nel pomeriggio di ieri è crollato un tratto di mura medievali lungo circa 20 metri.
"Abbiamo subito messo in piedi un tavolo di lavoro che vede impegnati il Ministero dei beni culturali, la Soprintendenza di Arezzo, Siena e Grosseto e la Regione", ha spiegato Barni. "Questo servirà a far sì che l'intervento di messa in sicurezza sia immediato per poi, altrettanto velocemente, capire le ragioni e ripristinare il muro. Stamani eravamo tutti lì - ha concluso - e ognuno dovrà fare la sua parte".
"Qui vicino, a Volterra, dopo una frana più grave di questa, abbiamo risistemato tutto in otto mesi: a San Gimignano – ha affermato Rossi – ci comporteremo allo stesso modo. Allora mettemmo a disposizione poco più di 8 milioni, cui se ne aggiunse circa uno del governo, mi auguro che in questa occasione le cose possano andare diversamente, anche se temo che la mia sia una vana speranza. La Regione - ha proseguito - farà comunque tutto quanto in suo potere per affrontare questa emergenza. Avevamo già destinato – ha ricordato il presidente - 700mila euro del vecchio Piano operativo regionale per interventi di manutenzione delle mura e un altro milione e 200mila euro lo avevamo previsto per il progetto di restauro dei camminamenti, insieme ai 600mila del Comune. Adesso – è l'impegno del presidente Rossi – metteremo in campo altre risorse. Da contatti avuti stamani con il Ministero – ha detto – ho avuto assicurazione che le Soprintendenze verranno autorizzate a spendere subito 300mila euro".
"Ora – ha insistito Rossi – è urgente agire e per questo abbiamo messo a disposizione del Comune anche la competenza dei tecnici del Genio civile regionale, ma occorrerà anche approfondire la natura di questi eventi, capire perché mura come queste, che sono state erette 8 secoli fa, siano entrate in sofferenza negli ultimi vent'anni. Ci vogliono molta attenzione, per gli effetti di infiltrazioni e percolamenti che ne minano la stabilità, e tanta cura. Sono d'accordo con il sindaco di San Gimignano – ha aggiunto Rossi – quando chiede un Piano annuale per interventi a tutela dei siti patrimonio mondiale Unesco in Italia, che solo in Toscana sono sette. Si sta discutendo della formazione di un nuovo governo, non sarebbe male se al posto delle geometrie parlamentari – ha concluso Rossi - si iniziasse a parlare di destinare almeno 15 miliardi, un punto di Pil, alla tutela del patrimonio culturale e alla lotta al rischio idrogeologico: consentirebbe di rilanciare seriamente gli investimenti pubblici, creando buoni posti lavoro, e di manifestare, concretamente, amore e rispetto per l'enorme patrimonio culturale e naturalistico di questo paese".
«Accogliamo a braccia aperte l’intervento di somma urgenza decretato dal Mibact all’indomani del crollo di un tratto della nostra cinta muraria». Così il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi al termine della riunione tecnica a cui hanno partecipato anche i rappresentanti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo che hanno comunicato l’intervento di somma urgenza decretato dal Mibact.
«Ci hanno assicurato che stanzieranno immediatamente 300mila euro per i lavori di verifica della staticità, pulizia del terreno a monte della mura crollate, intervento di consolidamento delle due ali di mura a destra e a sinistra del tratto crollato» ha aggiunto Giacomo Bassi sottolineando: «Fin da subito siederemo al tavolo con la Regione Toscana, che ringraziamo per la proclamazione dello stato di emergenza, per l’elaborazione di un progetto comune insieme al Genio Civile per l’intervento di ripristino delle mura».
«All’indomani di quanto accaduto la riflessione a caldo è che le nostre città monumento e la loro conservazione e manutenzione non può dipendere solamente dalle risorse dei Comuni – ha detto Bassi -. Chiedo a gran voce che si avvii una riflessione di respiro nazionale per lo stanziamento di fondi speciali, sbloccati dal vincolo del patto di stabilità, per la salvaguardia e tutela di un patrimonio di tutti; esattamente come è stato fatto di recente per l’edilizia scolastica».
Fonte: Comune di San Gimignano - Ufficio Stampa
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