I lavoratori TMM sono giunti al duecentotretaduesimo giorno di presidio permanente ed anche la Pasqua sarà trascorsa nel segno della lotta. Questa vertenza segna un punto di riferimento avanzato e democratico e tende a dimostrare che ci può essere un’altra via di uscita alla disoccupazione a seguito della chiusura della propria azienda. È assolutamente inaccettabile sentir accusare, da parte del liquidatore, i lavoratori ed i rappresentanti della Fiom Cgil di aver sequestrato un camion e il suo autista. Riteniamo queste affermazioni gravi, gratuite, farneticanti e fuori luogo. In tutta questa vicenda il liquidatore della TMM si è più volte eretto anche a giudice, cercando nel peggior modo possibile di dividere i lavoratori, scrivendogli lettere minacciose ed intimidatorie. Non accettiamo minacce e ricatti da parte di nessuno e non permetteremo che i lavoratori vengano addirittura criminalizzati. I lavoratori TMM stanno vivendo secondo un preciso imperativo morale, dando un alto esempio di coesione sociale. Hanno il pieno diritto di lottare democraticamente e di stare al presidio e non hanno bisogno di nessuna autorizzazione del liquidatore di turno, a chi non piace se ne faccia una ragione. La Fiom è impegnata a trovare una soluzione che possa sfociare in un nuovo percorso lavorativo. In questi giorni di festività saremo presenti al presidio al fianco dei lavoratori e proseguiremo a batterci insieme fino in fondo.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana
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